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Strage di Pratale, il ricordo 78 anni dopo

A 78 anni dalla Liberazione di Barberino Tavarnelle la comunità dedica ancora una volta un omaggio, fatto di parole, musica e rievocazioni profonde con il coinvolgimento di associazioni, cittadini, studenti, alla commemorazione della strage di Pratale. Un eccidio avvenuto per mano nazifascista a danno di un gruppo di contadini, fucilati a colpi di mitraglia in una radura nei pressi di Pratale nella frazione di Sambuca Val di Pesa. Era la sera del 23 luglio 1944 quando 12 uomini furono catturati, strappati alle loro famiglie e condannati a morte senza motivo. Le testimonianze, la ricerca, le voci della comunità, il ricordo delle istituzioni e il lavoro di valorizzazione della memoria e documentazione, esposta in forma di lettura collettiva e rappresentazione, curato dal regista Massimo Salvianti tornano a rievocare nomi, percorsi di vita, sacrifici pagati con il sangue di quegli uomini divenuti vittime dell’orrore della guerra.

Sabato 23 luglio la giornata si articola in tre momenti centrali. La mattina alle ore 9:30 si terrà la celebrazione della Santa Messa presso il luogo dell'eccidio a Pratale, alle ore 11:00 è prevista l'inaugurazione dei giardini dedicati al partigiano Alfredo Enrichi detto Nicche e il monumento dedicato alla Liberazione in via XXIII luglio a Tavarnelle. Interverranno il sindaco David Baroncelli, il presidente del Consiglio comunale Alberto Marini, il direttore dell'Istituto storico per la Resistenza in Toscana e l'età contemporanea Matteo Mazzoni, il presidente ANPI Adelmo Franceschini. Nel pomeriggio alle ore 18:30 in primo piano il racconto della strage insieme alle ragazze e ai ragazzi del territorio in località Pratale con l'evento "Verdi i germogli, rosso il sangue"  di Massimo Salvianti, accompagnati da Carlo Alberto Aquilani alla chitarra, produzione di Arca Azzurra Eventi.

Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa

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