"Niente appelli per Draghi": la risposta di Falchi, sindaco di Sesto
“Impazzano gli appelli in favore di Draghi e le previsioni apocalittiche nel caso non restasse a Palazzo Chigi. Io non firmerò nessun appello e non mi strapperò i capelli se questa esperienza fosse davvero giunta al termine”.
Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi di Sinistra Italiana in un post pubblicato in tarda mattinata sulla sua pagina Facebook.
“Credo che questo Governo abbia fatto scelte politiche molto precise - scrive ancora Falchi - (…) Politiche che non affrontano il tema delle disuguaglianze crescenti e della necessaria ed urgente transizione ecologica. O, meglio, li affrontano dando risposte marcatamente di destra: chi ha tanto continui ad avere di più, chi ha poco si arrangi, dell'ambiente se ne occuperà qualcun altro e intanto aumentiamo le spese per armarci”.
Il sindaco trova “insopportabile la campagna mediatica di santificazione di Draghi” la quale, tuttavia, pare non aver sortito ”particolari effetti tra le persone che - come mostrano anche i sondaggi - manifestano sfiducia nel Governo e ne confermano la distanza dai problemi reali che si trovano ad affrontare ogni giorno”.
“Domani - aggiunge Falchi - vedremo cosa succederà in Parlamento: se Draghi avrà la fiducia è giusto che prosegua, anche con una maggioranza diversa.
Se così non fosse, può darsi che andremo a votare in autunno. In ogni caso, prima o poi, anche se a qualcuno può non piacere, andremo comunque al voto. E spero che finalmente potremo confrontarci su proposte e programmi diversi”.
La prospettiva, per il primo cittadino di Sesto Fiorentino, rimane quella di “un'alleanza progressista incentrata su PD, M5S, Sinistra Italiana/Verdi che proponga cose chiare e forti per chi sta soffrendo davvero e che disegni una via d'uscita diversa dalla crisi economica, sociale e ambientale che stiamo attraversando”.
“C’è però una domanda a cui il cosiddetto campo largo dovrebbe rispondere prima di tutto: il Governo Draghi insieme a Lega e Forza Italia è stata solo una necessità in un momento di emergenza o si pensa che l'agenda politica di quel governo debba proseguire?” chiede Falchi.
“La destra con o senza Draghi continuerà a fare la destra - conclude -
È tempo che la sinistra faccia la sinistra”.