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Mercantia, la Lega: "Serve portare novità, senza snaturare il festival"

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La 34° edizione di Mercantia si è da poco conclusa e per la Lega di Certaldo è già tempo di bilanci e considerazioni. Non si fanno attendere i Consiglieri comunali Baldini e Palazzo e, alla luce di come sono andate queste quattro serate dichiarano: “La prima edizione post Covid, a pieno regime (o quasi), ha dato un segnale importante per ciò che deve essere fatto già dai prossimi mesi, ovvero individuare nuove formule che possano essere portatrici di novità, senza snaturare l’idea fondante del festival”.

Il riferimento è alla questione ingressi al Borgo, ma anche alle attività che si sono avute nella parte bassa del paese del Boccaccio.

“Mercantia ci insegna da sempre che aprirsi al pubblico porta anche ad un maggiore coinvolgimento, quindi a una maggiore affluenza, il che è più positivo per l’economia locale, ma soprattutto per le attività commerciali - affermano i Consiglieri. Questa edizione è stata preparata rincorrendo le ultime novità in termini di sicurezza relativa al Covid, perciò individuare la formula ideale non è stato semplice, ma è altrettanto vero che già nei prossimi mesi sarà decisivo sedersi a un tavolo con commercianti, associazioni locali e direzione artistica per individuare punti di incontro e far scaturire idee che siano di beneficio per tutti.”

Già due gli atti presentati al Consiglio comunale, che chiedono di far luce su alcuni aspetti organizzativi dell’evento; ne verranno proposti altri per risolvere criticità esistenti e avanzare proposte da realizzare già dal prossimo anno.

“Sarà fondamentale tornare a far vivere anche il centro di Certaldo, colpevolmente ignorato in questa 34esima edizione, all’insaputa dei negozianti fortemente penalizzati. Allo stesso modo - continuano i Consiglieri della Lega - dovremo portare nuovamente le associazioni locali nel Borgo, per consentire attività di somministrazione e il reperimento di risorse spesso vitali per le attività culturali o sportive delle stesse.”

Tanti i punti interrogativi, dal periodo di svolgimento della kermesse alla questione legata ai prezzi dei biglietti.

“Limitare l’accesso al borgo disincentiva la visita allo stesso e può portare anche a tentativi pericolosi di accesso senza biglietto. Chiedere a residenti e famiglie di frugarsi in tasca comincia a essere esagerato e poco affine ai tempi che corrono, senza contare che comunque un progressivo calo, in termini di affluenza, vi è dagli anni prima del virus. Serve un coraggioso cambio di passo della direzione artistica guidata da Alessandro Gigli, magari prevedendo solo determinati spettacoli su prenotazione e a pagamento, lasciando libero il passaggio verso il e dal borgo medievale. Di qua il miglioramento della qualità degli spettacoli, ma anche una maggiore appetibilità per gli stessi.”

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