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Sfruttamento della prostituzione, sequestro di villa, bar e soldi a Follonica

Mesi di indagini svolte a Follonica tra i militari della guardia di finanza e quelli dei carabinieri, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Grosseto e supervisione dei rispettivi Comandanti Provinciali, hanno portato ad un sequestro di centinaia di migliaia di euro a carico di cinque indagati.

L’attività parte dalle indagini verso un articolato giro di prostituzione e illeciti economico-finanziari. Nel mese di marzo 2021, i numerosi elementi di prova raccolti consentono al GIP presso il Tribunale di Grosseto di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone, tra cui una coppia molto nota in città.

Gli investigatori, nel corso delle loro attività, fanno luce sull’esistenza di un sodalizio finalizzato allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione tra i comuni di Follonica e Grosseto.

Due degli arrestati, mettendo a disposizione il loro imponente patrimonio immobiliare, riescono a ricavare proprio dalla prostituzione di persone straniere, ingenti profitti economici. Carabinieri e finanzieri, una volta a casa degli indagati, sequestrarono anche 400 grammi di “hashish” e la somma contante di euro 6.200.

Sulla scia di tale attività, l’indagata principale viene raggiunta a giugno dello scorso anno da un’ulteriore misura cautelare emessa sempre dal Tribunale di Grosseto. L’accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Da allora in poi le verifiche congiunte dei militari non si sono fermate, ma sono proseguite dimostrando come l’attività illecita abbia consentito, nel giro di breve tempo, un ingente accumulo di ricchezza. È stato poi chiesto il sequestro preventivo, ottenuto dal gip, di:

- 422.000 euro circa, corrispondente ai saldi attivi giacenti su conti correnti;
- tre immobili siti a Follonica, tra cui una villetta e un noto Bar.

Le indagini svolte in questi mesi hanno evidenziato l’alta probabilità che la libera disponibilità dei predetti beni potesse agevolare la protrazione dell’attività illecita volta all’agevolazione ed allo sfruttamento della prostituzione, nonché all’attività di spaccio.

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