Da Lucca all'Albania per la cooperazione internazionale sanitaria
Da lunedì 11 a mercoledì 13 luglio alcuni operatori dell’Azienda USL Toscana nord ovest hanno partecipato al progetto di cooperazione con l’Albania denominato “Enhancing Primary Health Care In Këlcyrë (EPHIK)” che vede come capofila il municipio di Kelcyre in partenariato con la Regione Toscana - Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale mediante il Centro regionale di Salute Globale.
Il progetto che conta su un finanziamento a valere sul programma Italo-Albanese di Cooperazione allo Sviluppo (IADSA) ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della capacità di risposta dei servizi di salute primaria nel municipio di Kelcyre, comune albanese di 6mila abitanti all’interno della prefettura di Argirocastro, attraverso la costruzione e l’equipaggiamento di un poliambulatorio di cure primarie e specialistiche e la formazione degli operatori socio-sanitari.
Le operatrici dell’Azienda USL Toscana nord ovest hanno svolto attività di formazione alle colleghe e colleghi del poliambulatorio e del consultorio di Kelcyre, illustrando l’organizzazione dei servizi regionali consultoriali e sviluppando la consapevolezza delle componenti psicologiche che intervengono durante le pratiche sanitarie.
“Principalmente - sottolinea Patrizia Fistesmaire, direttrice dell’unità operativa complessa di Psicologia della continuità ospedale territorio e responsabile dei Consultori della Piana di Lucca - l’intervento è stato rivolto alla gestione del dolore in ambito pediatrico: sono state affrontate le dimensioni peculiari del dolore in epoca infantile, partendo dalle caratteristiche nelle diverse fasce d’età e analizzando le tecniche di contenimento del dolore che aiutano i bambini e le bambine ad affrontare gli interventi, a partire da un semplice prelievo di sangue fino alla convivenza con i trattamenti nelle patologie croniche. Il controllo del dolore in epoca infantile è un requisito fondamentale per il benessere dei piccoli pazienti e nonostante questo ancora in molte occasioni si tende a sottovalutare e a trascurare la formazione del personale sanitario su questi specifici ambiti”.
La dottoressa Fistesmaire ricorda, inoltre, quanta attenzione vi sia nello sviluppo della psicologia perinatale nell’ambito materno e infantile a partire dalle attività consultoriali ma anche all’interno della struttura di Psicologia della continuità ospedale territorio. Infatti, la psicologia interviene in ogni momento della vita umana ed è fondamentale nella convivenza con la malattia. In ambito pediatrico si occupa sia di sostenere gli operatori, che si trovano ad avere a che fare con il dolore cronico o saltuario del bambino, sia di fornire anche ai genitori, così come al bambino stesso, la padronanza di tecniche che già in letteratura sono comprovate nella riduzione dei livelli del distress, dovuto agli effetti iatrogeni delle pratiche cliniche.
Lo sviluppo di competenze di autogestione migliora l’adesione ai trattamenti e riduce gli effetti negativi dell’ansia, migliorando la compliance e il benessere generale delle persone, a partire dall’infanzia e in ogni fase della vita.
Luigi Rossi, per molti anni direttore di Zona Distretto Lucca e adesso con analogo ruolo in Valle del Serchio, ribadisce che “la qualità dell’intervento sanitario si misura anche a partire da qui, dunque è compito degli operatori sanitari formarsi anche sulla relazione come elemento centrale della cura. Partecipare a un progetto di cooperazione teso a fortificare il sistema sanitario albanese ci fa molto piacere, poiché si tratta di un tessuto sociale che sta rafforzando l’offerta pubblica a pochi passi dal nostro Paese”.
Fin dalla nascita della cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana, in Albania sono state portate avanti molte iniziative di cooperazione da parte di soggetti del Sistema toscano. Queste attività hanno portato allo sviluppo e consolidamento di partenariati tra soggetti locali toscani ed albanesi e anche tra la Direzione - Sanità, Welfare e Coesione Sociale e il Ministero della Salute della Repubblica d’Albania, supportando il programma di Governo di riforma e modernizzazione del sistema sanitario con l’obiettivo, tra l’altro, di contribuire a mitigare i “viaggi della speranza” per cure sanitarie da parte di cittadini albanesi, che - è bene ricordarlo - in Toscana possono contare su oltre 66 mila connazionali residenti, rappresentando quasi il 20% della presenza straniera complessiva.
Fonte: Asl Nord Ovest