Avieri caduti nei cieli di Torsoli, commemorazione a Greve in Chianti

Una giornata dedicata al ricordo degli Avieri caduti nei cieli di Torsoli, nei pressi di Lucolena. Sono trascorsi 40 anni da quando il 10 luglio 1982 un “Ercules” della 46ma Aereo Brigata di Pisa si schiantò sulle pendici del Monte San Michele durante un’esercitazione antincendio. La tragedia portò alla morte quattro aviatori che si trovavano sul velivolo perché impegnati a spegnere un incendio fra San Michele e Cavriglia. Nell’incidente rimase coinvolto l’intero equipaggio costituito dal tenente colonnello Domenico Fanton, dal capitano Maurizio Motroni, dal maresciallo Furio Colaiacomo e dal sergente maggiore Alessandro Cosimi.

Alla commemorazione, organizzata in località Torsoli dal Comune, hanno preso parte l'Aeronautica Militare rappresentata dal comandante del 98° Gruppo, al quale appartenevano le vittime, il Tenente Colonnello Diego Urso della 46a Brigata Aerea, Comandante del 98° gruppo, accompagnato da un nutrito numero di avieri, e il Generale Urbano Floreani, Comandante dell'Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze (Isma). Nel suo intervento il generale Floreani ha voluto rimarcare la presenza a Torsoli di aviatori giovani e anziani, evidenziare il sacrificio dei militari e ringraziarli per il loro impegno nell’arma. Il generale ha ringraziato inoltre l’amministrazione comunale per la cerimonia che ogni anno rende onore e tiene viva la memoria degli aviatori caduti.

Tra i momenti più toccanti quello della lettura del giovane pronipote dell’aviatore Fanton che ha ringraziato tutti per l’iniziativa così partecipata e intensa, volta al ricordo della tragedia. Anche il sindaco Paolo Sottani ha espresso un ringraziamento ai militari e civili presenti evidenziando “il valore della missione di Torsoli per l'intera comunità grevigiana e l'importanza che il bosco assume per la tutela dell'ambiente, il pregio paesaggistico e lo sviluppo dell'economia del territorio”. “La commemorazione che ogni anno celebriamo - ha detto il primo cittadino - è la più grave tragedia di militari avvenuta in tempo di pace nel nostro territorio, tesa a proteggere la nostra comunità”.

In questa occasione il Gruppo, insieme agli aviatori, ha donato e inaugurato una targa a nome del 98°, mentre insieme ai familiari Fanton e Cosimi il sindaco Paolo Sottani ha scoperto un'opera che raffigura la Madonna di Loreto protettrice dell'Aeronautica Militare.

La tragedia travolse un Hercules G222 Mass, appartenente alla 46ma Aereo Brigata di Pisa. Su quel velivolo, nome in codice “LUPO-84”, viaggiava un equipaggio di quatto uomini e un carico misto di acqua e liquido ritardante. L’aereo avrebbe dovuto avvicinarsi da Figline in direzione del versante est del Monte San Michele, quello rivolto verso il Valdarno, per poi risalire di quota verso la punta della montagna e quindi rilasciare in vetta a Monte San Michele tutti i quintali di liquido rosso contenuti nel serbatoio.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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