Vaiolo delle scimmie, primo caso nel Senese alle Scotte
È stato individuato all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese il primo caso in provincia di Siena di Vaiolo delle scimmie, su un paziente rientrato da un viaggio all’estero e che si era recato in Pronto Soccorso con varie sintomatologie nel fine settimana appena trascorso.
Il paziente presentava delle lesioni cutanee sospette e il personale del Pronto Soccorso, dopo essersi consultato con l’infettivologo, ha eseguito ulteriori approfondimenti diagnostici, eseguiti dal laboratorio di Microbiologia e Virologia diretto dalla professoressa Maria Grazia Cusi. Le analisi hanno dato esito positivo per il Vaiolo delle scimmie: il paziente è adesso ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali, diretto dal professor Mario Tumbarello e, a pochi giorni dal ricovero, è in condizioni stabili.
I professionisti che hanno preso in cura il paziente hanno usato tutte le attenzioni e le precauzioni volte a prevenire il contagio, attive sempre in ospedale come misure anti-Covid. Come da prassi è stato allertato anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sudest.
"In prima cosa ci tengo a ringraziare i nostri professionisti per la risposta pronta e immediata al caso – ha sottolineato il direttore sanitario dell’Aou Senese, Francesca De Marco -. Febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi sono i primi sintomi iniziali della patologia a cui si uniscono lesioni cutanee e vascicole.
La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con fluidi e materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, oppure attraverso droplets in caso di contatto prolungato faccia a faccia.
Inoltre il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta – spiega ancora la dottoressa De Marco -. Così come avviene con il Covid-19, è necessario prestate attenzione agli oggetti contaminati, ad esempio indumenti, lenzuola o asciugamani, oltre che ovviamente a eventuali colpi di tosse e starnuti. Anche in questo caso, i protocolli anti-contagio devono essere rispettati attentamente".
Fonte: Aou Senese