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Le donne e il sagrato della Collegiata meritano tutto questo?

(foto gonews.it)

Proprio mentre in Italia si moltiplicano le ordinanze per difendere il decoro pubblico in questa afa estiva e Beppe Sala a Milano (non Pillon…) vieta di prendere il sole in topless nei parchi pubblici, a Empoli va in scena sul sagrato della Collegiata un sfilata che di sicuro non mancherà di generare polemiche.

È accaduto sabato sera nell’ambito della ‘notte bianca’ al cui interno era prevista una tappa nell'ambito del tour nazionale che incorona alla fine una Miss.

Trattasi di un concorso di bellezza che, nel suo girovagare per il belpaese, ha toccato anche Empoli.

Visto che magari qualcuno sabato sera era a casa sua, al mare o a passeggio in altri punti del Giro e non ha visto la serata, l’Associazione Centro storico ha pensato bene di fare il classico post sulla propria pagina per chi avesse perso l’occasione e volesse godere dello spettacolo. Molti sono rimasti di stucco. La domanda è una sola: le donne e il sagrato della Collegiata di Sant’Andrea meritano tutto questo?

Ognuno si risponda come meglio crede ma non è che ormai, visto che viviamo in un mondo nel quale anche le regole elementari sono un optional, la cosa possa sciogliersi al caldo di questo afosissimo luglio. In un momento nel quale si cerca di lavorare anche a livello culturale su una diversa immagine della donna (non perché piace a qualcuno/a ma perché ne ammazzano un paio al giorno di media), colpisce che questo sia andato in scena nel centro di una città che su certi temi insiste da sempre.

Che non si sapesse dello spettacolo? Che si pensasse che fosse una cosa diversa? O a Empoli tutto va bene madama la marchesa pur di fare ciccia e like?

Domande che diventano ancora più spinose visto che, e siamo al punto, lo spettacolo non si è svolto sul palco montato dal Comune ma sul sagrato della chiesa attorno alla quale, nel 1119, è nata la nostra città. Senza voler essere bacchettoni, vedere i perizoma lì non è che sia proprio in linea con quanto si professa dentro. Chi ha autorizzato l’utilizzo del sagrato sapeva? Proprio pochi giorni fa una polemica su eventi organizzati davanti ad un luogo sacro, in particolare Santo Spirito a Firenze, ha visto protagonista il priore che ha detto a chiare lettere che il Comune non può certo fare quello che vuole sul sagrato di una chiesa senza avvertire i religiosi. Qui è successo lo stesso? E’ possibile saperlo?

Ed infine la domanda che in Italia resta sempre senza risposta: qualcuno qui a Empoli si degnerà di chiedere scusa al genere femminile e ai fedeli?

 

Marco Mainardi

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