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Lavori edili: da gennaio a Firenze richiesti solo 72 Durc di Congruità, ma i cantieri sono centinaia

Dal primo novembre 2021 è in vigore il Durc di Congruità, previsto dalla legge 120/2020 e dal Codice degli Appalti, obbligatorio per tutte le imprese che partecipano ad appalti e gare di lavori pubblici per qualsivoglia importo e per tutte le opere edili private di importo superiore a 70mila euro, cioè la stragrande maggioranza dei cantieri finanziati dal super bonus 110%, dal bonus facciate e dal bonus edilizio. Nel dettaglio, il Durc di Congruità - rilasciato dalle Casse edili - è la certificazione in relazione a uno specifico lavoro e a uno specifico importo, sul numero minimo (appunto “congruo”) di lavoratori impegnati, nelle percentuali definite dal decreto ministeriale stesso che ha recepito l’accordo di settembre 2020 tra le organizzazioni sindacali dell’edilizia e tutte le associazioni datoriali del settore. Il Durc di Congruità mette dunque in relazione la giusta quantità di mano d’opera e il suo relativo costo con l’intero importo dei lavori, e si tratta quindi di uno strumento fondamentale per combattere le evasioni contrattuali, retributive e fiscale, per aumentare la sicurezza sul lavoro e per porre un argine alla concorrenza sleale promossa da quelle aziende che nei cantieri edili escludono le aziende sane solo perché comprimono le retribuzioni, le tutele e i diritti dei propri dipendenti.

“A distanza di qualche mese dalla sua entrata in vigore, è il momento di fare il punto sul rispetto della norma per tutti i cantieri chiusi in questo periodo a Firenze, e di capire se questo fondamentale strumento di lotta al lavoro nero e alle evasioni fiscali e contributive è utilizzato in maniera sistematica e rispettosa della Legge”, dice Marco Carletti, segretario Generale della Fillea Cgil di Firenze. Che rivela: “Da una prima verifica effettuata presso la Cassa edile provinciale di Firenze, a fronte delle centinaia di cantieri aperti o conclusi dal 1° gennaio 2022 ad oggi, sono stati richiesti soltanto 72 Durc di Congruità. Questo dato è a dir poco spaventoso, soprattutto se registrato in un territorio come quello fiorentino, a soddisfacente livello di senso civico. Le committenze pubbliche e quelle private, le loro direzioni dei lavori non conoscono, o non applicano, una legge dello Stato. Tutto questo è scandaloso e tutti devono essere impegnati a porre rimedio”. 

Carletti lancia un appello a tutte le parti coinvolte: “E’ inutile fare quotidianamente dichiarazioni di sostegno alle imprese, è inutile stracciarsi le vesti quando le aziende che si aggiudicano gli appalti poi non sono in grado di concludere i lavori in modo dignitoso o non pagano i propri dipendenti e fornitori. E’ ipocrisia fare dichiarazioni di solidarietà e di compassione quando un operaio muore in questi cantieri, se poi sistematicamente le norme ad essi destinate non vengono applicate e rispettate. Nessuno può sentirsi non coinvolto: organismi di vigilanza e controllo, committenze e loro funzionari, tutte le associazioni di rappresentanza, organi inquirenti. Ogni volta che una norma non è rispettata, applicata o rivendicata, un pezzo della civiltà, del rispetto delle persone viene calpestato. La Fillea Cgil di Firenze è convinta che questa città abbia la forza, le idee e le persone per contrastare questa deriva, noi diciamo forza Firenze, reagisci”.

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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