Empoli è rimasta molto scossa per la scomparsa di Gioele Barni, bambino di sette anni che è venuto a mancare la scorsa settimana. Venerdì 1 luglio si sono tenuti i funerali a Pozzale. E proprio il parroco della frazione empolese, don Nicola, ha voluto scrivere una lettera per ricordare il piccolo Gioele Barni. Riceviamo e pubblichiamo le parole di don Nicola.
Venerdì 1°Luglio alle ore 16.30, nella Chiesa parrocchiale dell’Immacolata in Val d’Orme di Empoli, tutta la comunità e non solo, si è unita alla nostra preghiera per salutare il piccolo Gioele Luigi Maria Barni.
Sento il dovere cristiano e nello stesso tempo rendere una testimonianza all’intera comunità ecclesiale, per questo piccolo grande uomo che ha concluso il suo cammino terreno in così poco tempo lasciando un vuoto incolmabile a Gabriele ed Elena, i suoi genitori, ed a tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo nei suoi 7 anni di vita. E’ indispensabile per me sottolineare la parte più bella di questo triste e doloroso evento perché sono fermamente convinto che la vita del piccolo Gioele non sia finita qui, ma che lui farà parlare di sé più da morto che da vivo. L’ho visto nascere e in questi 7 anni abbiamo condiviso con la sua famiglia ogni gioia e ogni dolore, da quando 4 anni fa si scoprì il suo terribile male.
Il “piccolo per l’età, ma grande per fede” lascia a tutti noi un grande insegnamento e soprattutto una grande speranza . Gioele, prima di abbandonarsi a quel sonno eterno tra le braccia di Dio, ha ricevuto i sacramenti dell’unzione degli infermi e della confermazione, nella piena lucidità e, pur non potendo più parlare, ha seguito con la sguardo tutta la preghiera con grande serenità. In tutta la mia esperienza sacerdotale pochi adulti, che mi hanno chiesto i sacramenti prima di morire, mi hanno trasmesso tanta serenità ed abbandono. Qualcuno potrebbe pensare che un bimbo di 7 anni non abbia la consapevolezza di cosa stia facendo o stia succedendo, ma non questo piccolo.
Lui non solo abitualmente frequentava con tutta la sua famiglia la celebrazione domenicale e tutti i momenti di preghiera che la nostra comunità viveva, ma dalla scoperta del suo male aveva rivelazione celesti attraverso locuzioni interiori ed era capace di spiegare con dovizia di particolari cose che un bambino come lui non poteva dire se non avesse visto con i suoi stessi occhi. Con coscienza retta davanti al Signore per tutte le cose che conservo della vita di Gioele, sono certo che farà presto sentire la sua voce dal cielo e a tutti chiedo di pregare e chiedere la sua intercessione.
La Chiesa è ricca di tanti piccoli santi che sanno ottenere da Dio cose grandi. Questa non è solo un certezza cristiana, ma vuole essere un incoraggiamento per tutti ed in modo particolare per Elena e Gabriele, perché Il Signore ha fatto loro dono di un piccolo santo. Con questa certezza devono continuare la loro vita sapendo che il loro e nostro, “ piccolo grande guerriero” è ancora qui con noi. Mi auguro al più presto di poter intraprendere un processo di beatificazione e, anche se in questo momento potrebbe essere e sembrare prematuro, non lo è invece per raccogliere tutte le informazioni necessarie ancora fresche nella memoria di tutti.
La nostra comunità parrocchiale vive nella fede e nella speranza cristiana questo momento di grande dolore e smarrimento sempre con lo sguardo fisso alla Vergine Maria Immacolata che noi onoriamo con il titolo di Madre e Regina delle famiglie e del val d’Orme.
E’ Lei che ci insegna ad avere fiducia, a custodire la Parola, e vivere con certezza cristiana il nostro futuro. Gioele prega per noi, per i piccoli come te e i nostri ammalati. La tua famiglia e la tua comunità attendono un segno dell’Infinita misericordia di Dio. Maria ci pensa, ci pensa Maria.
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