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Beer Fest, Buongiorno Empoli: "Doveva essere fatto da pub di zona"

Leonardo Masi e Beatrice Cioni

Negli ultimi anni Empoli si è riempita di grandi eventi, quasi fosse un luna park continuo: Beat, Beer festival, Mercato Internazionale, Nottissima, Empolissima, Natale, Notte Bianca, ecc.

Se, a colpo d'occhio, queste iniziative portano benessere, riflettendoci, il saldo è forse più negativo che positivo: traffico, logica del consumo a gogò e bassa offerta culturale, confusione in città, costi elevati per la pubblica amministrazione, per l'utenza e per le attività.

Dobbiamo riorganizzare il vivere sociale della nostra città, volutamente smantellato (vedi tutte le iniziative locali che animavano il parco di Serravalle durante l'estate dando conforto ai città empolese che non potevano o volevano andare in ferie) in altro modo.

Ad esempio, mettiamo a confronto questa Empoli Beer Fest con quella che ci sarebbe dovuta essere.

Quella attuale è in una piazza abitata di Empoli (piazza Matteotti), offre un prodotto medio basso a costi elevati, è organizzata da una società che porta questo "spettacolo" a giro per tutta l'Italia, non ci partecipano le attività empolesi del settore (è stato chiesto 3500 euro più Iva per poter partecipare) e ha ottenuto dalla nostra amministra la gratuità del suolo pubblico.

Quella che invece sarebbe dovuta essere (organizzata da un associazione di pub di Empoli) era pensata al Palazzo delle Esposizioni, offriva un prodotto di qualità (birre artigianali), momenti di approfondimento sul mondo della birra, sicuramente spettacoli più originali. Il comune, a questa associazione, aveva chiesto l'affitto per lo spazio del Palazzetto delle esposizioni.

Entrambi sono, anche e soprattutto, eventi commerciali, non c'è dubbio, ma l'offerta, il costo, la partecipazione attiva del territorio e la qualità dell'evento dovrebbero essere fattori di cui tenere di conti per l'amministrazione comunale quando decide di far pagare o meno il suolo pubblico o concedere altre agevolazioni (Tari, affitti, contributi, ecc).

La stessa "analisi" può essere fatta per altri grandi eventi che negli anni si susseguono, in modo frenetico, in città.

Come amministrazione dovremmo incentivare ed investire in feste, eventi, sagre organizzate da gruppi del territorio (siano esse associazione, commercianti, gruppi di persone) che davvero provino a portare agli e alle empolesi spettacoli di intrattenimento, prodotti artigianali e momenti anche di riflessione che siano di stimolo per una crescita personale e collettiva.

 

Beatrice Cioni e Leonardo Masi, gruppo consiliare Buongiorno Empoli

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