Il Santa Maria urla al cielo ai funerali di Lorenzo De Luca
Un campo da calcio regolamentare ha le dimensioni di 105x68 metri, quindi la superficie è di oltre 7mila metri quadrati. Eppure, per quanto ampio può essere stato lo spazio a disposizione considerata anche la tribuna, il campo sportivo Biagioli del Santa Maria Calcio quest'oggi non è riuscito a contenere il dolore e il cordoglio che tutti hanno mostrato durante il funerale di Lorenzo De Luca.
Anche i giocatori più allenati a cocenti sconfitte e momenti di difficoltà in campo, anzi soprattutto loro, non hanno potuto trattenere le lacrime che solcavano le guance su cui si appoggiavano gli occhiali scuri usati per ripararsi dal sole. Chi era lì, nella mattina del 2 luglio, a Santa Maria, non ha potuto non commuoversi. Solo i passeggeri dei treni che passano lungo la ferrovia, ma perché non hanno potuto capire nel poco tempo in cui hanno visto la situazione cosa stava veramente succedendo, perché tutta quella gente era radunata lì col sole a picco. Erano lì per Lorenzo.
Tre porte da calcio sorreggevano lo striscione in dedica: "Nei momenti più bui alza gli occhi al cielo la sua stella brillerà per sempre". Un'altra mostrava una foto recente di Lorenzo con la scritta Ciao Delu in giallo e blu, i colori della squadra. Gli stessi colori che raffigurano anche la Misericordia di Empoli, dove il padre Francesco presta servizio. Anche i volontari si sono uniti nel 'picchetto d'onore' per accompagnare l'ingresso del feretro al campo, assieme alla squadra e a tutti gli amici, davanti alla madre Maria Grazia, al fratello Andrea e ai parenti di Lorenzo.
Don Manuel Braganza ha celebrato la messa cantata sotto due gazebo in mezzo al campo da calcio, lì dove l'avventura di 'Delu' è durata 7 anni in prima squadra, da quando era poco più che maggiorenne. I tantissimi compagni di squadra hanno voluto ricordare il giocatore scomparso con ricordi gioiosi, il suo buonumore in campo infatti era benzina per l'intera squadra, anche quando in pochi minuti raccoglieva una doppia ammonizione e quindi l'espulsione dal campo. In una partita anche i tifosi della squadra avversaria lo avevano preso come beniamino, fischiando il mister per la sua sostituzione. "Sei riuscito a riunire i nostri cuori, sarai sempre un pilastro per noi. Prometti che non smetterai di supportarci", implorano con la voce rotta.
Così era Lorenzo De Luca, lo hanno certificato anche gli amici del circolo di Santa Maria e quelli del mare, intervenuti a loro volta con poche parole ricche di emozioni.
La squadra ha dato il suo massimo a cerimonia conclusa. Sulle note di Ovunque sarai di Irama sono volati palloncini bianchi in cielo. Sul cantato di Blanco in Paraocchi (E sarà / fottutamente stupendo / averti vicino ancora / tanto per riposare) il Santa Maria ha urlato al cielo, davanti al loro Lorenzo, mentre la tribuna applaudiva.
Elia Billero