Aborto, Melio (Pd): "Non solo solidarietà a Nanni, ma rispetto della 194"
Una donna, un’artista, racconta sui social la sua esperienza molto delicata e intima avvenuta anni prima, demonizzando la nota decisione della Corte Suprema americana in materia di aborto. Ma accanto alle tante dimostrazioni di sostegno, arrivano a centinaia le offese, la derisione, fino all’incitamento alla morte di alcuni utenti della rete, che hanno provocato anche un gesto di vandalismo nei confronti dell’auto della giovane attrice fiorentina che, nelle ore successive alla pubblicazione in rete del suo racconto personale, è stata completamente cosparsa di rifiuti.
Il gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale ha espresso solidarietà all’attrice non solo a parole, ma anche con una mozione che vede come primo firmatario il consigliere Iacopo Melio: "Quanto accaduto ha un nome ben preciso e si chiama “violenza”-commenta Melio- Per questo motivo ho presentato una mozione in Consiglio, non per della mera solidarietà ma affinché la nostra Regione possa attivare maggiori iniziative e tutele per chi vuole soltanto poter scegliere sul proprio corpo".
Il capogruppo Vincenzo Ceccarelli, che ha subito sottoscritto la mozione, mette l’accento sull’aspetto sanitario: "Nessuna donna deve trovarsi nella condizione di non poter accedere a un servizio socio sanitario. Quello che emerge dalla denuncia dell’attrice Gaia Nanni è la difficoltà dell’applicazione di un diritto, che equivale a negarlo".
La mozione impegna la Giunta a garantire una sempre maggiore accessibilità dei servizi socio sanitari a garanzia del diritto alle prestazioni previste dalla legge 22 maggio 1978, n. 194 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza), favorendo un dibattito informato e rispettoso sui temi della procreazione e della gravidanza desiderata e consapevole, oltre a realizzare quanto prima, anche al fine di dare risposte adeguate sugli aspetti di cui al punto precedente, l’auspicata riorganizzazione e riqualificazione della rete dei consultori sul territorio, così come previsto anche dalla citata risoluzione n.184.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa