Un laboratorio sartoriale per le detenute di Sollicciano, il Comune di Sesto in prima linea
Il riscatto sciale può partire dai piccoli lavori, anche dalla realizzazione di un bavaglino per neonato. È questo lo spirito di MI-DO-DA-FA-RE, il progetto della Cooperativa Convoi scs onlus che mette al centro le persone che vivono una realtà complessa e dimenticata come quella del carcere. Si tratta di un laboratorio sartoriale rivolto alle detenute della sezione femminile di Sollicciano finalizzato al reinserimento lavorativo una volta fuori dal carcere, prevenendo attraverso il lavoro marginalità ed esclusione.
La Cooperativa Convoi, infatti, in collaborazione con la Casa Circondariale di Sollicciano ha progettato e attivato un laboratorio occupazionale di sartoria e cucito all’interno della sezione femminile del carcere. All’interno del Progetto e del Laboratorio Altremani la coop ha deciso di realizzare un bavaglino per neonati che possa arrivare alle famiglie che frequentano i servizi alla prima infanzia. Il bavaglino racconta la “propria storia” nell’etichetta e rilancia l’importanza per ciascun cittadino di darsi da fare per ricostruire e costruire “nuove vicinanze”.
"Grazie all’impegno delle nostre Farmacie comunali Sesto Fiorentino - assicura il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi - sosterremo MI-DO-DA-FA-RE: i bavaglini realizzati dalle detenute, prodotti artigianali di qualità, saranno inseriti nel kit che viene regalato a tutti nuovi nati sestesi e saranno anche in vendita presso tutte le nostre farmacie.
Siamo orgogliosi di questa scelta che avvicina due mondi molti distanti e speriamo possa essere anche l’occasione per riflettere su una realtà, quella del carcere, di cui si parla troppo poco e su cui tanto ci sarebbe da cambiare".
“Un progetto di grande rilievo sociale e solidale che coinvolge il nostro Comune e che ci rende particolarmente orgogliose - hanno sottolineato le assessore sestesi Camilla Sanquerin e Sara Martini nel corso della presentazione che si è tenuta ieri - Attraverso il lavoro, un lavoro giusto e sostenibile, contrastiamo la marginalità che troppe volte ostacola il reinserimento di chi vive l’esperienza del carcere e offriamo un prodotto per l’infanzia di qualità che racchiude in sé valori e storie”.