Studente con sindrome di down raggiunge la maturità, la madre: "Thomas ce l'ha fatta"
Si chiama Thomas e per lui domani, mercoledì 29 giugno, sarà un giorno molto speciale. Domani Thomas sosterrà la maturità, un traguardo cercato, voluto e infine raggiunto non senza difficoltà.
Thomas ha ventitré anni ed è affetto da sindrome di down. Vive a Vinci e chiuderà un percorso durato molto (volutamente) e che ha iniziato quando aveva poco più di un anno.
Asilo nido, materna, elementari, medie, superiori: Thomas sta per tagliare un traguardo splendido anche grazie al sostegno di chi gli è rimasto accanto, come l'insegnante e psicologa Elisabetta Fanti, la quale lo ha accompagnato dalla quarta elementare fino all'ultimo anno delle superiori.
Patrizia, mamma di Thomas, non può nascondere l'emozione per questo lieto fine: "Voglio raccontare questa storia, visti gli ultimi due anni di dolore e sofferenza che tutti noi abbiamo dovuto affrontare e considerate le continue battaglie che noi genitori di figli disabili dobbiamo combattere quotidianamente. Voglio dire grazie a Elisabetta Fanti ma anche al sindaco Giuseppe Torchia e all'onorevole ed ex sindaco Dario Parrini".
Continua mamma Patrizia: "Sono stati anni durissimi. Tutto è stato difficile e, quando qualcosa pareva facile, allora la mano dell'uomo la rendeva impossibile. Quanti docenti, genitori o alunni ho incontrato, quante discussioni ho affrontato. Ma nonostante tutto, nonostante gli innumerevoli problemi di salute, Thomas ce l'ha fatta. Chiuderà questo percorso regalando gioia a tutti col suo mitico sorriso".
Per Thomas, prosegue la madre, la scuola è stata "una giostra, un divertimento, il suo gioco preferito. Era la variante ai lunghi e ricorrenti ricoveri in ospedale. C'era sempre Elisabetta Fanti a aspettarlo con tutte le classi e i compagni. La collaborazione e la determinazione del sindaco e la devozione di Elisabetta hanno permesso una continuità assistenziale in cui Thomas non ha mai perso il suo punto di riferimento, ovvero Elisabetta".
"Voglio parlare di questa cosa perché per noi genitori di figli disabili trovare persone così è come vincere al superenalotto. Voglio ringraziare la professionalità, l'amore, la costanza e la dedizione di Elisabetta e dire a tutti i genitori di ragazzi speciali come Thomas di crederci, lottare e non mollare mai. Perché le persone buone esistono!" conclude mamma Patrizia.