Tassa di soggiorno negli agriturismi della Valdisieve, Cia gioisce al dietrofront
È arrivato l’auspicato dietrofront alla ‘supertassa’ di soggiorno per gli agriturismi fiorentini, della zona dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, che comprende i comuni di Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina e San Godenzo (nell’area Metropolitana di Firenze). L’Unione dei comuni ha ascoltato le preoccupazioni della Cia Toscana Centro, ed oggi è stata approvata una delibera che salva la stagione degli agriturismi della zona.
Dal primo luglio 2022, infatti, sarebbe dovuta entrare in vigore la nuova tassa di soggiorno, di 0,50 euro a girasole (il simbolo della classificazione degli agriturismi, come le stelle per gli alberghi), per un totale, ad esempio, di 2,50 euro a pernottamento per un agriturismo con ‘5 girasoli’. Che per una famiglia di 4 persone, avrebbe portato a 10 euro di spesa.
“Ci sembrava una decisione inopportuna, perché fuori dal mercato degli agriturismi – sottolinea il presidente di Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini -. Va bene la tassa di soggiorno ma senza fare una distinzione per ‘girasoli’, che avrebbe creato ad un sistema distorto, portando all’auto de-classificazione per molte strutture”.
Così nei giorni scorsi si sono tenuti incontri fra il presidente dell’Unione dei comuni e sindaco di Rufina, Vito Maida, con il presidente Sandro Orlandini e con Franco Masotti, presidente di Turismo Verde, l’associazione degli agriturismi della Cia.
“Avevamo chiesto di rivedere questa scelta – aggiunge Orlandini – ed oggi è arrivata l’approvazione della delibera che sventa il pericolo ‘supertassa’ di soggiorno e stabilisce in 1 euro a notte la nuova tassa di soggiorno. Significa che per una famiglia di 4 persone in un agriturismo a 5 girasoli, la spesa sarà di 4 e non di 10 euro, cifra che avrebbe inciso e non poco sul costo della vacanza in agriturismo, considerando anche che i soggiorni sono di 4-7 giorni. C’è stata sensibilità e attenzione verso le strutture agrituristiche e siamo grati al presidente Maida ed all’Unione di comuni per aver capito le nostre ragioni”.