Paolo Poli e Montopoli, il legame raccontato in una mostra fotografica
Che rapporto c'era tra il celebre attore di teatro Paolo Poli e Montopoli? A rispondere è la mostra fotografica che in questi giorni ha aperto le sue porte nella Sala Pio XII, che si inserisce nella tre giorni Comicopoli. L'esposizione dal titolo "A biscondola, viaggio con Paolo a MontoPoli" curata dall'Arco di Castruccio e in particolare da Roberta Salvadori, riceverà la sera di domenica 26 giugno la visita della sorella del regista e attore, Lucia Poli.
Poli aveva la sua residenza estiva proprio a Montopoli in Val d'Arno, dove era solito venire in vacanza e dove ha lasciato un ricordo vivo custodito gelosamente da tanti montopolesi. L'Arco di Castruccio, presieduto da Isabella Gagliardi, ha dunque realizzato la mostra, la prima multimediale, in omaggio ad un personaggio che ha lasciato il segno non solo sui palcoscenici d'Italia ma anche a Montopoli. Una voce narrante accompagna lo scorrere delle fotografie, reperite anche grazie all'archivio della famiglia Guicciardini Salini che era legata all'attore, raccontando il passaggio di Poli nelle estati dagli anni 50 agli anni 70.
"Non si può che rimanere affascinati da questa figura - commenta la curatrice Salvadori - dalla dinamica vivacità nel cambio dei linguaggi artistici, a come Poli ha preceduto molte mode artistiche. Questa vivacità è traslata su un'immagine non statica, ma dinamica. Ecco l'esigenza dell'esposizione multimediale". Paolo Poli "è un personaggio che ha lasciato molto di suo in questa comunità - continua Salvadori - l'obiettivo principale della mostra non è il Poli attore nazionale ma quello montopolese, il Poli tra la gente, le sue relazioni amicali e il teatro". Durante le sue visite nel paese del comprensorio, "ha lasciato un segno importante anche nell'utilizzo delle infrastrutture con i suoi spettacoli come al teatro, un tempo perla del territorio, e a Torre Giulia. I cittadini stessi lo aiutavano a creare le scenografie, e le testimonianze sono state raccolte per fare questa mostra. Il visitatore - conclude Roberta Salvadori - è accompagnato dalle immagini video narrate, che hanno l'intento di far cogliere il colore delle emozioni di quei momenti".
L'esposizione "nasce da una richiesta del direttore organizzativo di Eliopoli, che ha avuto la brillante idea di Comicopoli" spiega Marzio Gabbanini per l'Arco di Castruccio. "Poli ha avuto un passato a Montopoli, passeggiava per queste strade e i cittadini gli sono molto attaccati. La mostra è stata realizzata grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, guidata da Antonio Guicciardini Salini". Una narrazione visiva, nata dalla raccolta di testimonianze di chi ha conosciuto Poli e di immagini dell'epoca, per raccontare il Poli montopolese e la sua arte.
"La mostra fotografica nell'ambito di comicopoli è l'anello di congiunzione tra l'alta cultura e il linguaggio della comicità, di cui Poli è stato per altro uno straordinario interprete" conclude Salvadori, seguita da Gabbanini, "una mostra allestita grazie all'impegno di tutta l'associazione, una squadra che lavora per Montopoli, perché occupi un posto sempre più importante come città di cultura".
Margherita Cecchin