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Motociclismo, Gp del Mugello rischia la cancellazione Nardella e Ignesti: "Non si tocca"

Più che il rombo dei motori, a tuonare nel Mugello Circuit è stato il rimbombo di un fulmine a ciel sereno. Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, la società organizzatrice del Motomondiale, ha dichiarato nei giorni scorsi che per l'Italia non sarebbe conveniente avere due gran premi sul proprio territorio. Tale considerazione è generata dalla delusione in merito ai pochi spettatori presenti, che ha portato il ceo a parlare addirittura di danno d'immagine.

Il Mugello Circuit, comunque, vanta un contratto con Dorna fino al 2026, quindi al momento siamo solo nel campo delle ipoetsi. Una delle quali vedrebbe i due circuiti italiani del motomondiale, quello toscano e quello di Misano Adriatico (sede del Gp di San Marino), in ballottaggio in modo da avere un unico Gp d'Italia.

"Il Gran premio del Mugello non si tocca. Chi parla non conosce davvero la realtà di questo territorio". ha scritto su Twitter Dario Nardella, sindaco metropolitano di Firenze. "Il circuito del Mugello è la storia #MotoGP", ha scritto ancora Nardella, sottolineando che "siamo al fianco del sindaco" di Scarperia e San Piero.

Il sindaco Federico Ignesti, dal canto suo, ieri ha affermato di aver letto “dichiarazioni poco gentili di Ezpeleta sul Gp d'Italia al Mugello. So che l'evento non è andato secondo le aspettative ma arrivare a dire che due gare in Italia sono troppe mi sembra prematuro”.

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