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Morte Luana D'Orazio, nonni materni e padre in tribunale per l'affidamento del figlio

(foto Csoa eXSnia)

Chiesto dal padre il mantenimento della patria potestà, mentre i nonni materni ai quali è attualmente affidato il bambino, hanno chiesto la revoca. A settembre l'udienza preliminare per la morte della giovane operaia

La scomparsa di Luana D'Orazio, l'operaia di 22 anni che morì sul lavoro il 3 maggio 2021 a Montemurlo, è nei tribunali per il decesso che vede tre imputati accusati di omicidio colposo e omissione dolosa, ma anche per l'affidamento del piccolo figlio della giovane.

Oggi il bambino, che ha 6 anni, è affidato temporaneamente ai nonni materni. Nella giornata di ieri, come riportato da La Nazione, si è tenuta una nuova udienza al tribunale dei Minori di Firenze per il mantenimento della patria potestà da parte del padre del bambino, sulla quale è stata chiesta la revoca da parte dei nonni materni pochi giorni dopo l'incidente mortale della figlia.

Il padre, Giuseppe Le Rose, si è opposto alla revoca e tramite il suo avvocato, sostiene la volontà di non rinunciare a mantenere un rapporto con il bimbo. Adesso, come spiegato dal legale, dopo aver depositato ieri le ragioni, "siamo in attesa della decisione del tribunale dei minori che si dovrà riunire in sede collegiale". Le Rose, collegato in video dalla sua casa in Calabria al tribunale dei minori, si è appellato al giudice dicendo di volersi occupare del figlio, "purtroppo in questi mesi mi è stata negata la possibilità di vederlo o soltanto parlargli al telefono ma io voglio fare il padre come mi spetta".

Contemporaneamente è in corso un altro procedimento di fronte al giudice tutelare del tribunale di Pistoia che dopo la morte di Luana D'Orazio, ha affidato in via temporanea la cura del piccolo al nonno materno. La prossima udienza a Pistoia è fissata per il 7 luglio, ma è probabile che il giudice attenda la decisione del tribunale dei minori prima di esprimersi.

Riguardo invece al risarcimento, dal valore di 1 milione e 100mila euro, ancora non è stato trovato un accordo fra l'assicurazione dell'azienda di Montemurlo dove è deceduta la 22enne e gli avvocati della famiglia.

Il 22 settembre si terrà l'udienza preliminare per la morte della giovane. Come detto, tre sono gli imputati dalla chiusura delle indagini, Luana Coppini titolare dell'orditura dove è avvenuto l'incidente mortale, il marito Daniele Faggi ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto dell'impresa e il tecnico manutentore del macchinario Mario Cusimano. Le accuse sono di omicidio colposo e omissione dolosa delle cautele antinfortunistiche. Dovrà essere anche sciolto il nodo sulla costituzione di parte civile per conto del figlio di Luana D'Orazio.

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