Smart working: dibattito ancora aperto sull'efficacia del lavoro agile
In questi ultimi anni lo smart working continua a far discutere: il lavoro agile da casa infatti, che prima della pandemia veniva adottato da pochissime aziende, si è diffuso a macchia d'olio anche nel nostro Paese conoscendo un vero e proprio boom durante il lockdown. Se però quando il rischio di contagio era elevato e non esistevano ancora i vaccini lo smart working costituiva l'unica alternativa possibile per evitare di fermare l'azienda, oggi le cose sono nuovamente cambiate. Possiamo dire di essere tornati alla normalità eppure il dibattito sull'effettiva efficacia dello smart working rimane ancora oggi aperto.
Le opinioni si dividono tra i sostenitori del lavoro agile, che sono parecchi e comprendono anche colossi come Apple e Meta, ed i contrari come Elon Musk. Il padre di Tesla non ha infatti utilizzato mezzi termini e si è esposto in modo chiaro proprio di recente, sostenendo che lo smart working non sia efficace.
Smart working: l'opinione di Elon Musk
Elon Musk non si è certo limitato ad affermare che il lavoro agile sia poco efficace. Ha fatto molto di più ed è proprio di questo che si è discusso parecchio nelle ultime settimane. Il padre di Tesla, nonché l'uomo più ricco del Pianeta, ha deciso di richiamare in ufficio i suoi manager e gli ingegneri. Lo ha fatto, come da lui stesso dichiarato, perché convinto che le aziende che hanno adottato lo smart working non stiano ottenendo dei buoni risultati in termini di produttività e di fatturato. Occorre dunque tornare sui propri passi ed imporre ai dipendenti di lavorare in ufficio almeno per 40 ore settimanali.
Secondo Elon Musk, proseguire con lo smart working sarebbe un gravissimo errore e le aziende che hanno compiuto questa scelta anche per il futuro ne pagheranno le conseguenze.
Elon Musk ha ragione? Il sondaggio di Money dice di no
A questo punto viene da chiedersi se quella di Elon Musk non sia stata una decisione effettivamente corretta. D'altronde, parliamo di un imprenditore che ha dimostrato di sapere il fatto suo e che continua ad occupare oggi il primo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di 219 miliardi di dollari.
Per comprendere l'opinione dei lettori, Money.it ha deciso dunque di lanciare un sondaggio dal quale è emerso un dato interessante. Gli utenti hanno dimostrato di essere divisi sul tema, ma il 52% degli intervistati ha dichiarato di condannare la decisione presa da Elon Musk e dunque di essere favorevole allo smart working.
Il restante 48% si è detto d'accordo invece con il padre di Tesla e si tratta di una percentuale piuttosto consistente, sebbene non rappresenti la maggioranza.
Il futuro dello smart working in Italia e nel mondo
Così come le grandi multinazionali e gli imprenditori di successo, gli stessi italiani si stanno dimostrando alquanto combattuti in merito all'efficacia dello smart working. Il futuro del lavoro agile dunque rimane ancora un'incognita: probabilmente alcune aziende lo abbandoneranno mentre altre continueranno a sfruttarne le potenzialità. Quel che è certo è che non esistono ad oggi sufficienti dati per valutare l'effettiva efficacia dello smart working.