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Coldiretti Pistoia incontra i candidati sindaco: sottoscritti gli impegni per "l'agricoltura che verrà"

Hanno firmato, in una sala gremita, gli impegni ruotanti attorno a due parole chiave: sostenibilità e benessere, perni attorno a cui si è dipanata la discussione nell’incontro coi candidati a sindaco di Pistoia organizzato da Coldiretti presso la Capannina, il 7 giugno.

Gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Pistoia hanno ascoltato e commentato le riflessioni e le richieste della Coldiretti, avendo di fronte la platea di circa 300 tra dirigenti e soci Coldiretti e cittadini interessati a conoscere il loro programma sull’agricoltura.

"Un’importante occasione –ha spiegato Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia - per spiegare a chi si candida a governare la città cosa è Coldiretti e la valenza del settore primario in provincia, sia economica sia come numerosità di cittadini che direttamente e indirettamente ruotano attorno all’agricoltura. Caratteristiche che fanno di Pistoia la capitale europea del florovivaismo ornamentale”.

Presenti i candidati a sindaco: Roberto Bardi, Francesco Branchetti, Carla Breschi, Samuela Breschi, Federica Fratoni, Alessandro Tomasi, Iacopo Vespignani. È intervenuto Marco Santero, in rappresentanza di Alessia Balia.

3 i numeri esemplificanti evidenziati da Tesi: 75%, 44% e meno 70%.

La superficie del comune di Pistoia che direttamente o indirettamente coinvolge le competenze del settore primario è di circa il 75% tra SAU (Superficie agricola utilizzata) e territori boscati. Il 44% dell’export italiano di piante ornamentali proviene da Pistoia (ma considerando il mercato interno la quota pistoiese supera il 50%). E poi, meno 70% in quantità di l’utilizzo di agrofarmaci di sintesi e fertilizzanti solo nei vivai negli ultimi 10 anni, oltre all’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica, insieme a tante altre innovazioni che rendono sempre più sostenibile il settore.

Non mancano le criticità, evidenziate da Tesi ai candidati, a cominciare dall’impennata dei costi di produzione e dalla contrazione delle vendite di piante vive a causa della guerra, meno 25/30% negli ultimi tre mesi, rispetto allo stesso periodo del 2021 .

I candidati hanno in chiusura sottoscritto il programma di Coldiretti loro sottoposto.


L’AGRICOLTURA CHE VERRA’ - INCONTRO CON I CANDIDATIA SINDACO DI PISTOIA

Ai candidati alle prossime consultazioni elettorali Coldiretti Pistoia chiede un impegno specifico su alcuni grandi temi che oggi emergono in tutta la loro urgenza e importanza sia per gli effetti della pandemia che per le conseguenze degli e venti bellici in corso.

L’agricoltura è sempre di più una risorsa strategica per il nostro futuro, e per il futuro dell’Italia. Abbiamo messo a punto le nostre riflessioni attorno a due parole chiave, che sintetizzano le traiettorie da costruire per l’amministrazione comunale dei prossimi 5 anni: benessere e sostenibilità.

Coltiviamo insieme il benessere dei Pistoiesi

Pistoia ha circa il 75% del territorio interessato da superficie agricola e superficie boscata che, direttamente o indirettamente coinvolge le competenze del settore primario. A questo si aggiunge il verde urbano. Il lavoro degli agricoltori, contribuisce ad una gestione ottimale del territorio, con impatti importanti sul benessere di tutti i cittadini.

La guerra ha fatto capire l’importanza di tenere in vita le filiere agroalimentari locali, come fonte di approvvigionamento strategica e soprattutto patrimonio irrinunciabile di biodiversità. Tutto questo garantisce la cosiddetta sovranità alimentare, vale a dire nel nostro caso, avere sempre a disposizione imprese e reti di imprese capaci di assicurare una sana e adeguata alimentazione.

Pistoia, come già in parte è, deve diventare il ‘Giardino d’Europa’ con i suoi vivai e soprattutto con una connessione con le aree urbane. La pandemia ha evidenziato l’importanza degli spazi verdi, come fonte di attenuazione del cambiamento climatico e l’urgenza di avere del verde pubblico fruibile da tutti i cittadini.

Tuttavia Pistoia è anche ricca di imprese che producono cibo che vanno concretamente supportate, soprattutto quelle montane e collinari.

- Pistoia Giardino d’Europa: i fondi del PNRR prevedono di piantumare nelle città metropolitane6,6 milioni di alberi. Un’opportunità perle imprese vivaistiche, ma la medesima impostazione del piano deve ispirare l’azione del comune di Pistoia. Occorre piantare le migliori piante, ‘mangia smog’ e che migliorano la tenuta del territorio, in città lungo le strade e nei parchi. Un progetto strategico di riqualificazione urbana per il benessere dei cittadini ma anche la giusta distintività per Pistoia capitale europea del vivaismo ornamentale.

- Dire stop all’eccesso degli animali selvatici. Un danno per gli agricoltori e un pericolo, anche sanitario per tutti i cittadini.

- Favorire la permanenza di cittadini nelle zone collinari e montane. Allo scopo è indispensabile facilitare il lavoro delle imprese agricole: manutenzione costante delle strade anche quelle minori, affidamento diretto di lavori di sfalcio e spazzamento neve, ecc..

- Il cibo è la priorità dei nostri tempi: favorire la filiera corta, favorendo il consumo di cibi locali tramite le buone pratiche di educazione alimentare e con l’approvvigionamento delle mense pubbliche di cibo locale(premialità nei bandi di gara).

Quali impegni si sente di farsi carico nei prossimi 5 anni se amministrerà Pistoia?

Coltiviamo insieme un’agricoltura Pistoiese sostenibile

Siamo all’avanguardia, anche nella sostenibilità. Nei soli vivai negli ultimi 10 anni, la tendenza a utilizzare prodotti a basso impatto per la difesa e la nutrizione delle piante ha portato alla riduzione del 70% di sostanze chimiche di sintesi. Inoltre il tasso di recupero delle acque irrigue è arrivato a percentuali altissime, grazie ad impianti innovativi diffusi. Ma non basta, il cambiamento climatico implica ulteriori innovazioni per continuare ad essere competitivi.

- I cambiamenti climatici e la gestione della risorsa idrica: la frequenza e l’intensità delle precipitazioni sta cambiando tanto da mettere in serio pericolo la ricarica delle falde. Interventi per la creazione di invasi e lungo l’alveo dei corsi d’acqua non sono più procrastinabili

- Infrastrutture e logistica: asse dei vivai e delle opere collegate alla terza corsia Firenze Pistoia.

- Semplificazione: sincronizzare i tempi della P.A. con quelli dell’impresa o meglio con i tempi delle imprese che investono.

- Sistemi di gestione delle prestazioni ambientali di area al fine di certificare i continui passi in avanti che il settore vivaistico sta facendo .

- Favorire la messa a sistema di modelli di “innovazione green” e di trasferimento alle imprese vivaistiche.

Fonte: Coldiretti Pistoia - Ufficio stampa

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