Vino, tornano 'I Profumi di Lamole'
Dallo stretto rapporto tra paesaggio e qualità delle produzioni vitivinicole nasce la rassegna enogastronomica “I Profumi di Lamole” che quest’anno, giunta alla diciannovesima edizione, torna ad inondare di profumi e sapori della tradizione la località grevigiana. Si terrà sabato 4 e domenica 5 giugno la rassegna che accende i riflettori sulle produzioni locali, frutto della collaborazione tra il Comune di Greve e l’Associazione culturale I Profumi di Lamole. Protagonista il nettare viola di otto aziende che abitano e lavorano nel borgo e che rispondono ai nomi di Castellinuzza e Piuca, I Fabbri, Le Masse di Lamole, Podere Castellinuzza, Fattoria di Lamole, Lamole di Lamole, Castellinuzza, Jurij Fiore et figlia.
Il Chianti alza i calici per brindare ad un incontro, quello con uno dei paesaggi storici d’Italia dove il prodotto principe della Toscana nasce e cresce ad alta quota e gli otto produttori di Lamole che investono sulla forza dell’unità e della collaborazione per migliorare la qualità, l’appeal e il percorso di internazionalizzazione delle loro eccellenze. E’ grazie all’inventiva di un gruppo di imprenditori agricoli locali, ideatori dell’’iniziativa in collaborazione con il Comune di Greve che lanciò la proposta con l’allora sindaco Paolo Saturnini, che l’evento “I Profumi di Lamole” salirà sul palcoscenico delle colline chiantigiane per esprimere le peculiarità della cultura enogastronomica legata ad uno dei tesori ambientali del patrimonio chiantigiano.
Nel prodotto che simbolicamente nascerà, come tradizione vuole, dalla mescita in un unico contenitore delle eccellenze locali, in rappresentanza delle aziende che fanno parte della rete, c’è molto di più di un Chianti. Non è solo il nono vino, come sono soliti chiamarlo i produttori, ma una sintesi di valori e qualità, che scaturisce dal lavoro collettivo, fatto di competenza, storia, memoria, passione, rispetto della tradizione e voglia di sperimentare e innovare, che celebra l’unione dei viticoltori.
“I vini lamolesi rappresentano per il nostro territorio un piccolo grande tesoro del patrimonio nazionale – dichiara il sindaco Paolo Sottani – le produzioni sono testimonianze vive del saper fare locale, costruiscono e mantengono viva l'identità di borghi millenari come lo straordinario scenario di Lamole, definito dal 20 febbraio 2018 paesaggio rurale storico in base ad un decreto ministeriale delle Politiche agricole”.
Lamole, area in cui si raggiungono, per alcuni vigneti, oltre i 600 metri di altezza, si caratterizza per i terrazzamenti conservati, ritrovati e talvolta recuperati sulla base delle stesse tecniche e metodologie di realizzazione del passato. A differenza di altre aree, la cui presenza di terrazzamenti è andata negli anni scomparendo, sostituita dal bosco, Lamole ha mantenuto intatte le sue origini e la sua bellezza.
L’apertura ufficiale, con gli stands dei produttori e la possibilità di acquistare il bicchiere griffato, è prevista sabato 4 giugno alle ore 11. Dopo il taglio del nastro, in programma alle ore 16 che si terrà alla presenza del sindaco Paolo Sottani e dell’assessore al Turismo Giulio Saturnini sarà proclamato il Lamolese DOCG 2022. L’onorificenza sarà consegnata alla comunicatrice del vino di origini coreane Stevie Kim. Nel pomeriggio la cerimonia proseguirà con la creazione del nono vino di Lamole, celebrato dal tintinnio dei calici e con un brindisi augurale dei viticoltori che mescoleranno le loro migliori produzioni in un unico grande contenitore. Gli stand rimarranno aperti fino alle ore 22. Domenica 5 giugno la festa riaprirà i battenti alle ore 11 con la possibilità di degustare vini Chianti Classico e prodotti tipici delle aziende lamolesi fino alle ore 21.
Fonte: Comune di Greve in Chianti - Ufficio stampa