Il bus con pedana non è disponibile, piccolo studente disabile non può andare in gita
Aveva aspettato il giorno della gita felice di poter passare una mattina fuori da scuola insieme ai compagni. Purtroppo alla fine è dovuto rimanere in classe, perché non era disponibile un pulmino attrezzato con pedana per far salire i disabili. Protagonista suo malgrado è un piccolo studente di una scuola elementare di Firenze, di 9 anni, in carrozzina a causa di una disabilità motoria dovuta dalla sindrome fibrosa poliostotica. A raccontare la vicenda è il padre del bambino ai quotidiani, parlando di discriminazione nei confronti del figlio e raccontando come dopo averlo accompagnato a scuola, la classe si sia diretta alla fermata per prendere l'autobus di linea per andare in gita, mentre il figlio è rimasto in classe con l'insegnante di sostegno.
L'uscita, con destinazione Istituto alberghiero Saffi per un progetto sullo stare bene a tavola e i comportamenti da tenere, inizialmente si sarebbe dovuta essere lunedì 30 ma, a causa dello sciopero previsto proprio per quel giorno, la gita è slittata al successivo, martedì 31 maggio. Così la maestra del bambino, il venerdì precedente avrebbe avvertito i genitori, come racconta ancora il padre, che l'accompagnamento presso la struttura sarebbe dovuto essere a carico loro perché per quel giorno la scuola non aveva trovato il pulmino con pedana. Ma il padre e la madre del bambino di 9 anni, tra lavoro e appuntamenti improrogabili avrebbero riferito la loro impossibilità nell'accompagnare il figlio in gita.
Sulla questione è intervenuto il preside dell'Istituto comprensivo della scuola frequentata dal bambino, che ha spiegato che per la gita, progettata per più classi, "era stato prenotato un mezzo pubblico per la giornata di lunedì, e Autolinee Toscane ci aveva garantito un pullman con pedana. Ma lo sciopero generale della scuola - previsto in quel giorno - ci ha costretti a posticipare la data dell'uscita e, a quel punto, Autolinee Toscane ci ha comunicato che non sarebbe riuscita a garantire un mezzo con pedana per disabili. Per questo, venerdì scorso, abbiamo subito contattato la madre dello studente spiegandole che, nostro malgrado, era sorta questa complicazione". Il preside inoltre ha aggiunto che alla comunicazione, la madre avrebbe tranquillizzato la scuola, "dicendo di essere disponibile ad accompagnare il figlio in gita. Ma poi non è stato così".