A scuola stop a pantaloncini, gonne corte, canotte e top: la circolare in un istituto fiorentino. L'Aduc: "Serve la divisa"
"In base al regolamento d'istituto l'abbigliamento deve essere consono all'ambiente scolastico e adeguato alle attività proposte. Pertanto, anche in seguito alle segnalazioni del personale docente, si evidenzia a titolo esemplificativo che non risulta consono all'ambiente scolastico l'utilizzo di canotte, top, pantaloncini corti, gonne corte e simili. Si comprende l'esigenza di un abbigliamento pratico e fresco, ma si consiglia di preferire capi in tessuti naturali come cotone e lino", con questa circolare la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Oltrarno di Firenze ha 'bocciato' l'uso di top, canotte, pantaloncini corti e gonne corte, una scelta che sta facendo discutere.
Sulla questione è intervenuta anche l'Aduc: "La dirigente scolastica, preoccupata per l'abbigliamento di studentesse e studenti, ha ritenuto opportuno diramare una circolare in cui invita al decoro. Pietra dello scandalo è stato più che altro l'abbigliamento delle ragazze, ispirato e realizzato alle mode più in vigore. Si parla di decoro, concetto molto individuale o dettato da modi e costumi diffusi che non è detto siano accettati da tutti. Tutti che hanno uguali diritti, siano essi presunta minoranza o altrettanta presunta maggioranza". S
Secondo l'Aduc "si è scelta la libertà di abbigliamento ma ecco che la libertà diventa una chimera, perché invece viene imposta morale e gusto di chi dirige la specifica scuola. Il metodo per non intrecciarsi in queste diatribe c'è ed è semplice: la divisa. O ognuno si veste come crede, e tutti zitti, o si impone la divisa a tutti".