gonews.it

Premio da mille euro per una neolaureata di Prato da Camst

Martina Cecchi

Camst group, azienda italiana del settore della ristorazione e dei facility services, anche quest’anno sostiene i giovani premiando, con un contributo di 1.000 euro ciascuno, 23 studenti figli di dipendenti che si sono laureati con il massimo dei voti. Tra loro è stata premiata anche Martina Cecchi di Prato, neolaureata in Scienze dell’Educazione.

“L’azienda, da sempre impegnata nelle politiche a sostegno dei giovani, come ogni anno, vuole dimostrare un sostegno concreto ai figli di dipendenti - sottolinea Francesco Malaguti, presidente di Camst group. – Il contributo, oltre a premiare gli ottimi risultati ottenuti nonostante le difficoltà degli ultimi due anni,  vuole essere uno stimolo per le nuove generazione a impegnarsi anche nella vita professionale, continuando a coltivare il proprio potenziale e mettendolo a servizio della comunità”.

Questo riconoscimento è uno degli interventi di welfare che l’azienda promuove a favore dei propri dipendenti. Tra le altre attività fanno parte del welfare di Camst group anche le convenzioni per gli acquisti, i servizi di people care estesi anche alla famiglia, i programmi per la salute con le visite di prevenzione gratuite, i bandi per il sostegno delle famiglie con figli iscritti all’università o studenti in didattica a distanza, i servizi di orientamento per pratiche amministrative quali la dichiarazione dei redditi e la richiesta di ISEE o servizi di patronato.

Gli altri studenti premiati sono stati: Giorgia Mainardi di Ancona; Barbara Virgili di Ascoli Piceno; Laura Casagrandi Venturelli, Francesco Paolo Pellegrino, Alessia Castellari di Bologna; Sonia Segreto di Brescia; Davide Calligaro di Cagliari; Ivan Lamperti e Gaia Zambra di Como; Gabriele Fracchia di Cuneo; Francesca Mariani e Alessia Mariani di Forlì; Arianna Meroni di Monza Brianza; Giacomo Polignano di Padova; Davide Biondolillo e Martina Occhi di Parma;  Caterina Cicognani e Simone Camerani di Ravenna; Silvia Zoletto, Karen Spelat, Cristiano Baldassi e Andrea Iuliano di Udine.

Exit mobile version