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Bersagli Management e Sanità raggiunti nel 2021 in Toscana

La sanità toscana supera l’esame dei ‘bersagli MeS’, attraverso i quali ogni anno i ricercatori del laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ne misurano la performance.

L’anno analizzato è il 2021 e, rispetto al 2020, dei 230 indicatori misurati sono più quelli che migliorano (44%), di quelli stabili (24%) o in peggioramento (31%). Dopo aver reagito all’impatto della pandemia, il servizio sanitario regionale continua ad avere la maggior parte degli indicatori nelle fasce di valutazione media e buona, testimoniando complessivamente una performance positiva.

Aumentano i volumi di prestazioni sanitarie erogate, spiccano i risultati nella campagna vaccinale, cresce la sanità digitale e migliorano anche gli indicatori relativi all’assistenza domiciliare, che monitorano la continuità nella presa in carico: la percentuale di accessi domiciliari effettuati il sabato, la domenica e giorni festivi passa dal 12,4% al 13,6%. Bene anche la presa in carico nel fine vita e il coinvolgimento del paziente ricoverato nella decisione sulle cure e nella gestione delle paure ed ansie. Continua a scendere il consumo di antibiotici, indicatore importante per contrastare l’antibiotico resistenza oltre a essere segno di appropriatezza.

Queste sono soltanto alcune tra le performance presentate il 26 maggio, in via preliminare, dai ricercatori del MeS ai vertici regionali e aziendali della sanità toscana, riuniti a Firenze. La giornata, che ha pevisto i saluti del presidente Eugenio Giani, si è aperta con gli interventi di Simone Bezzini (assessore regionale al diritto alla salute) e Sabina Nuti (rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna), e si è conclusa con l’intervento di Federico Gelli, direttore della direzione regionale sanità, welfare e coesione sociale. I dati saranno consultabili online a partire dal 10 giugno sul sito del sistema di valutazione della performance ospitato dalla Scuola Sant’Anna.

"I dati presentati dai ricercatori del laboratorio MeS, che ringrazio per il contributo e il lavoro approfondito che hanno svolto, testimoniano il grande sforzo profuso e sono preziosi per impostare in modo efficace il lavoro, affrontare le criticità e indicare gli obiettivi da raggiungere in questa fase complessa, ma sfidante per il servizio sanitario regionale”, commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, che ha aperto i lavori della mattinata.

“Dal 2004 a oggi abbiamo perfezionato il sistema di valutazione della performance dei servizi sanitari, introducendo indicatori e approfondimenti, finalizzati a fornire spunti di riflessioni e strumenti di analisi, che possano aiutare la Regione e le aziende nel guidare un sistema complesso come quello sanitario - spiega la professoressa Milena Vainieri, responsabile del laboratorio MeS -. In particolare, nel 2021 sono presenti alcuni indicatori che misurano la resilienza e la capacità di ripresa della sanità toscana”.

Stabili, come in passato, gli indicatori che misurano la qualità dei processi clinico assistenziali, tra cui la percentuale di interventi conservativi per il tumore alla mammella, pari all’87% o quella relativa alle donne, che effettuano il controllo entro i 18 mesi dall’intervento, pari al 75%.

Tra gli indicatori a cui, invece, prestare attenzione troviamo la tempestività delle fratture del femore operate entro le 48 ore, passate dal 75% del 2019 al 71%, e un aumento degli accessi in pronto soccorso e relativi tempi di permanenza, che segnala la necessità di rafforzare la presa in carico dei servizi territoriali alternativi al pronto soccorso.
Un’altra area critica è quella della salute mentale, indicata anche a livello nazionale come una delle emergenze del momento. La percentuale di pazienti, dimessi per patologie psichiatriche con contatto entro 7 giorni con il dipartimento di salute mentale, passa dal 49% al 40%. Si registrano incrementi anche nei ricoveri ripetuti.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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