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Usl Toscana Centro, cure intermedie e ferie: botta e risposta tra Cgil e Azienda

L'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova

"Dal prossimo 1° giugno chiudono tutti i posti letto di cure intermedie della Usl Toscana Centro, una decisione presa a causa dell’opprimente blocco delle assunzioni di tutto il personale del sistema sanitario regionale, che costringe l’azienda a chiudere i servizi per recuperare il personale per garantire ai lavoratori il diritto alle ferie".

Comincia così il lungo l'attacco di Fp Cgil Usl Toscana Centro proprio contro l'Azienda sanitaria.

"Durante i lunghi mesi della pandemia, i maggiori esperti italiani di modelli e sistemi organizzativi sanitari sono stati concordi nel ritenere il nostro sistema sanitario troppo debole sul fronte delle cure e nell’assistenza sanitaria territoriale, in particolare nell’offerta di posti letto di bassa intensità di cure. La Usl Toscana Centro aveva creato negli ultimi due anni, con un piano straordinario di investimenti, oltre 100 posti di cure intermedie che in questi mesi hanno assunto un ruolo fondamentale per la presa in carico del paziente nella fase post acuta e non ancora in grado di tornare al proprio domicilio, garantendo continuità assistenziale a tutti quei pazienti considerati fragili e che necessitano ancora di cure e sostegno sia clinico/ assistenziale che sociale.

Eclatante il caso del Creaf a Prato, una struttura di cui l’azienda non aveva assolutamente bisogno, perché nel vecchio ospedale pratese sono già pronti da anni gli spazi idonei per ospitare i letti a bassa intensità di cure, ma che il Presidente della Regione ha voluto assolutamente far acquisire dall’azienda e che ora verrà chiusa.
La contemporanea chiusura di posti letto di degenza medica (oltre a quelli di cure intermedie nel periodo estivo), decisa per recuperare il personale infermieristico e oss necessario per garantire le ferie estive, porterà inevitabilmente a un continuo e incessante sovraffollamento dei Dea aziendali, che non avranno più la capacità di smaltire le tante richieste di ricovero, nuovamente “presi di assalto” come ai vecchi tempi.

Il rifiuto da parte della Regione di voler comprendere la necessità dell’aumento dell’offerta sanitaria causata dall’impatto della pandemia sulla popolazione toscana, e un sistema sanitario regionale che si è dimostrato incapace di rispondere in maniera adeguata ai nuovi bisogni di salute causati dal Covid, provocheranno inevitabilmente disservizi, con lunghe attese nei Dea per tutti i cittadini toscani, costretti a subire un’altra “estate caldissima” sul fronte sanitario.

Ancora una volta i tagli alla sanità colpiscono i più deboli e fragili, negando loro il diritto alle cure e caricando di un peso assistenziale gravoso le famiglie, mettendole in seria difficoltà, nel silenzio assordante dei sindaci e delle istituzioni locali, da parte dei quali nessuna presa di posizione è arrivata sugli ennesimi tagli a una parte importante del nostro sistema sanitario pubblico regionale".

La risposta di Ausl Toscana Centro

"L’Azienda USL Toscana Centro esprime sorpresa a seguito della nota diffusa mezzo stampa in quanto da sempre è obiettivo prioritario salvaguardare gli accessi della popolazione ai servizi sanitari, in modo particolare per quanto riguarda le attività ospedaliere".

Con queste parole l'Azienda USL Toscana Centro respinge al mittente le accuse lanciate da Fp Cgil Usl Toscana Centro.

"Nonostante il periodo estivo e quindi il legittimo bisogno di soddisfare il diritto delle ferie per tutto il personale, anche per il 2022 l’obiettivo è quello di mantenere aperti buona parte dei letti sia in ambito medico, sia chirurgico. Stiamo assistendo nel contempo a una riduzione sostanziale dei letti dedicati alla pandemia. Infatti, sia i posti letto per acuti, sia quelli per le cure intermedie dedicati a pazienti covid sono stati notevolmente ridotti. Le risorse professionali così liberate stanno attivamente supportando da una parte il piano ferie e dall’altra l’incremento dell’attività chirurgica per l’abbattimento delle liste di attesa".

Nello specifico Asl Toscana centro il quadro puntuale.

Area Medica: non è prevista nessuna riduzione dei posti letto di degenza medica della rete ospedaliera toscana centro, il numero di posti letto è del tutto sovrapponile all’anno 2021. Il panorama dell’offerta, seguendo l’andamento epidemiologico e la tipologia di pazienti che si presenta nei nostri presidi, è caratterizzato da una forte flessibilità di destinazione per tipologia CoVID e non CoVID. Al netto delle rimodulazioni necessarie, l’offerta rimane sostanzialmente invariata.

Area Chirurgica: in relazione alla necessità di dare seguito alle indicazioni regionali riguardo all’incremento dell’attività chirurgica durante il periodo estivo, l’Azienda garantirà un numero di posti letto superiore di 42 unità rispetto all’anno 2021.

Inoltre, assicura l'Azienda, nessuna riduzione dei posti letto di cure intermedie è prevista per l’estate 2022.

Per quanto riguarda il Creaf si specifica che tale struttura ha rivestito un ruolo fondamentale nella risposta emergenziale all’epidemia. In previsione del termine della deroga ai requisiti di autorizzazione strutturale prevista per fine anno, l’Azienda sta procedendo con la progettualità necessaria per rendere definitivamente utilizzabile tale struttura con l’apertura di un ospedale di comunità come previsto dalle linee di indirizzo relative al PNRR.

"In sintesi - si legge nel comunicato - come consuetudine nel periodo estivo, l’Azienda è riuscita a coniugare la necessità di mantenere un’adeguata risposta ai bisogni di salute dei cittadini con il diritto alle ferie estive dei lavoratori della Azienda Usl Toscana Centro che arrivano dopo un lungo periodo di pesante lavoro".

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