Due componenti del Comitato avevano accusato i rappresentanti del Comune di aver commesso una truffa ai danni dello Stato per l'ottenimento di un finanziamento al di fuori dei presupposti di legge, mediante la produzione di un atto pubblico falso.
Il Comune di Lucca, rappresentato dal sindaco, ha rinunciato ad ogni pretesa nei confronti di due componenti del Comitato per San Concordio dopo aver ricevuto una formale lettera di scuse per quanto affermato nel corso di conferenze stampa e tramite organi di informazione relativamente al progetto “Quartieri Social – San Concordio”. In tali occasioni l'ente e i suoi rappresentanti e dipendenti erano stati accusati di aver commesso una truffa ai danni dello Stato per l'ottenimento di un finanziamento al di fuori dei presupposti di legge, mediante la produzione di un atto pubblico falso.
In particolare nella lettere di scuse i due dichiarano che chi ha agito in nome e per conto del Comune di Lucca, ossia il sindaco ed il vice sindaco, non ha mai commesso i reati riportati negli articoli di stampa; che la richiesta di risarcimento del danno avanzata dal Comune di Lucca non è da ritenersi tesa a reprimere il dissenso, contrariamente a quanto sostenuto ai mezzi d'informazione da alcune persone ed esponenti politici; di scusarsi nei confronti del Comune di Lucca, dei rappresentanti dello stesso, del sindaco e del vice sindaco e di tutti i dipendenti che hanno partecipato a vario titolo al progetto.
Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa
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