Ceam al Salone del restauro di Firenze: "Punto di riferimento nel settore beni culturali"
Non poteva mancare Ceam al Salone del restauro di Firenze che quest’anno torna in presenza nella splendida location del Palazzo della Borsa della Camera di Commercio sul lungarno. Oltre a presentare i prodotti nel proprio stand, gli specialisti dell’azienda di via Valdorme terranno anche delle interessanti conferenze sulle applicazioni di successo, oltre ad un contributo tecnico di OPD a testimoniare quanto fatto e l’importanza di queste nuove tecnologie che non si sono mia viste in campo dei beni culturali e archeologici. Se ora sono possibili anche in questo ambito è grazie proprio ai grandi investimenti Ceam che hanno messo a punto prodotti e servizi mirati, estremamente affidabili, flessibili ed a basso costo.
Da oltre 50 anni in prima linea nella produzione di sensori con tecnologia avanzata, Ceam è così ora un punto di riferimento anche nel settore dei beni culturali, una scommessa voluta e sostenuta anche dalla forte passione per l’arte del presidente Simone Campinoti. Dopo un’analisi profonda fatta negli anni passati, rilevato che il settore per varie ragioni è indietro venti anni rispetto al livello tecnologico raggiunto in ambiti industriali, sono state messe a punto tante soluzioni avanzatissime in questo ambito strategico per il nostro paese, un grande ausilio per risolvere i problemi dal monitoraggio fino anche al controllo attivo, con soluzioni locali e globali.
Per questa ragione, collaborando con i principali istituti ed istituzioni come l’Università di Firenze o l’Opificio delle pietre dure, opere fra le più preziose a livello mondiale sono curate dalla divisione Heritage Team, formata da specialisti della storia dell’arte e restauratori che cooperano gomito a gomito con gli ingegneri della Ceam Control Equipment nello sviluppo di applicazioni verticali per il settore.
Un vero e proprio fiore all’occhiello per il tessuto industriale del nostro territorio.
Fonte: Ceam Group - Ufficio stampa