E’ stata riavviata nei giorni scorsi la procedura per la richiesta di pagamento del cosiddetto “malum”, sospeso durante il periodo di emergenza secondo un’ordinanza regionale.
L’Azienda sanitaria ha iniziato dal territorio empolese inviando le prime lettere sotto forma di “avviso bonario” ai cittadini inadempienti, con richiesta di pagamento per mancata presentazione ad una o più prestazione ambulatoriali negli anni 2018-2019.
Si tratta di una sanzione di importo pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate, senza applicazione della fascia aggiuntiva modulata sul reddito, che viene richiesta anche agli esenti.
Sono circa 11.000 i cittadini che negli anni 2018-2019 non si sono presentati ad uno o più appuntamenti prenotati nei presidi dell’area empolese.
Ad oggi sono stati inviati i primi 8000 avvisi bonari.
Le normative nazionali e regionali prevedono la disdetta almeno 48 ore prima della data prevista per l’erogazione, consentendo cosi ad altri utenti di usufruire di tale prestazione. Dalle estrazioni sono stati esclusi del periodo della pandemia.
Gli “avvisi bonari”, vengono inviati per posta ordinaria e non prevedono aggravi di spese.
L’annullamento del malum viene valutato solo in presenza di casi specifici legati all’impossibilità imprevista e sopraggiunta di presentarsi, quali malattie, ricoveri, lutti, eventi atmosferici eccezionali. Per tali casistiche potrà essere richiesto di presentare la necessaria documentazione probatoria.
Per informazioni o chiarimenti l’Azienda sanitaria ha messo a disposizione dei cittadini il numero 055 6934000, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, a cui rispondono operatori esperti degli uffici recupero crediti di Firenze ed Empoli.
Nella lettera sono inoltre riportati i recapiti mail e fax cui inviare documentazione o argomentazioni difensive, utilizzando il modulo apposito allegato alla lettera.
Coloro che non rispondono al sollecito nei termini indicati e non provvedono al pagamento in questa prima fase, riceveranno nei prossimi mesi un verbale di accertamento recapitato con atto giudiziario, con aggravio di spese amministrative e postali che si aggiungono alla sanzione.
L’Azienda sanitaria invita i cittadini ad utilizzare il bollettino postale allegato alla lettera per il pagamento, poiché risulta ad oggi la sola modalità riconosciuta, che garantisce la chiusura delle posizioni aperte senza procedere con il processo di recupero
Nei prossimi mesi l’Asl Centro procederà ad inviare gli avvisi bonari anche ai cittadini residenti negli ambiti di Prato, Firenze e Pistoia, risalendo fino a 5 anni indietro, come previsto dalle norme. Tale operazione viene realizzata attraverso le registrazioni sugli applicativi CUP aziendali, che tracciano sia le prenotazioni che le mancate presentazioni.
Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa
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