Da area industriale a polmone verde: inaugurato a Montopoli il bosco biosostenibile
Dove c'era un allevamento industriale oggi sorge una distesa di piante, che diventeranno gli alberi del primo bosco biosostenibile e partecipato d'Italia. Il polmone verde a Montopoli in Val d'Arno, realizzato grazie a Unicoop Firenze, è stato inaugurato oggi. Presenti al taglio del nastro Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza Unicoop Firenze, Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, Stefano Mancuso dell'Università di Firenze e Pnat, Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana, il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi e i rappresentanti dei comuni confinanti, dal cuoio a Empoli.
L'area, completamente bonificata e rinata dalle macerie del passato, ha visto un investimento totale di circa 2,2 milioni di euro da parte di Unicoop Firenze e grazie ai soci che hanno partecipato al progetto "Abbraccia un albero". Dai primi alberi piantati nel novembre scorso, con l'avvio sul campo del progetto, oggi il bosco entra nel vivo con 3mila nuovi alberi piantati uno in fila all'altro lungo i 6 ettari dell'area. Con il passare degli anni i benefici per l'ambiente e la qualità dell'aria andranno sempre aumentando e il potere delle piante sarà sempre più efficace: quando il bosco avrà 10 anni potrà assorbire 170 tonnellate di CO2 e altri inquinanti, a 20 anni assorbirà 600 tonnellate e a 30 anni 1400 tonnellate. 'Il lavoro' del bosco sarà costantemente misurato e una prima linea diretta con gli alberi è stata aperta al Coop.fi di Ponte a Greve a Firenze, dove un monitor aggiorna in tempo reale sui benefici per l'aria del bosco di Montopoli.
Il primo bosco biosostenibile d'Italia nasce anche dalla partecipazione dei soci Unicoop Firenze. Ben 5000 cittadini hanno partecipato alla raccolta fondi, nella quale sono stati raccolti complessivamente 225mila euro. Presenti oggi all'inaugurazione anche due giovani futuri sposi che, in occasione del loro matrimonio a luglio prossimo, non consegneranno agli invitati i soliti confetti. Per il fatidico sì la coppia di Firenze, Agnese Masina e Andrea Gena, ha deciso di aderire alla campagna per la creazione del bosco di Montopoli, regalando agli invitati gli alberi come bomboniere, per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
Dove oggi crescono sane e forti migliaia di piante un tempo era presente un'area industriale. Prima della realizzazione del bosco, il terreno è stato oggetto di un'imponente opera di bonifica analizzata da Legambiente, e rimozione delle strutture che la occupavano, per oltre 17mila tonnellate di materiali residui. Tutti i detriti sono stati indirizzati verso percorsi di riciclo o riutilizzati quando è stato possibile.
Nel bio bosco tra Capanne e Casteldelbosco, aperto ai cittadini dal prossimo ottobre, ciò che si presenta oggi è solo l'inizio di quello che diventerà non solo un luogo per il bene del clima e del pianeta, ma anche un posto dove trascorrere del tempo libero e dove i piccoli studenti delle scuole potranno apprendere in un'aula didattica-centro conferenze di 200 metri quadrati in vetro e legno e con impianto fotovoltaico e geotermico. Lungo il sentiero principale che attraversa l'area sono stati messi a dimora 475 alberi di specie facilmente inseribili e inoltre sono state messe a dimora circa 2500 altre piante. Presenti anche le piante acquatiche, che saranno ospitate nelle vecchie vasche di raccolta.
Di tanto in tanto, attaccate agli alberi, si possono notare delle cassettine blu. Si tratta di nidi-casette, dove potranno alloggiare le api selvatiche in particolare le osmie, una specie italiana che non produce miele e non è aggressiva, ma che svolge la fondamentale opera di impollinazione con un'efficacia di oltre il 90% di fecondazione dei fiori visitati. Le casette per le api sono frutto di un altra campagna Coop "Ogni Ape Conta", per la salvaguardia della biodiversità.
"L’inaugurazione del biobosco partecipato di Montopoli in Val d’Arno non è un punto di arrivo, perché in quest’area c’è ancora molto da fare e abbiamo progetti per renderla ancora più accogliente e funzionale" dichiara Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze. "Il momento che stiamo vivendo pone urgenze sempre più difficili da affrontare, ma non possiamo dimenticarci l’impatto delle nostre azioni e scelte anche sull’ambiente. Per questo abbiamo dedicato mesi per trasformare un’area ex industriale in un luogo capace di ripulire l’aria e diffondere la consapevolezza, fra bambini, giovani e adulti, che le piante sono le più forti alleate per una Terra più sana. I nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno sostenuto, con le donazioni, ma non solo, l’iniziativa di "Abbraccia un albero", con l’invito a vivere e scoprire questo luogo, che vuole essere di tutti. Infatti è già stato avviato un confronto con le Istituzioni che porterà Unicoop Firenze a donare il bosco al Comune di Montopoli".
"Unicoop in questo terreno, invece che un centro commerciale, offre alla cittadinanza il bosco biosostenibile ponendo le condizioni di piantumazione di alberi, che possono dare il senso profondo di amore per l'ambiente e della necessità che un po' tutti si possa fare la stessa cosa, nel piccolo spazio verde di chi possiede un terreno" dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Ritengo sia una grande operazione, probabilmente tra un anno avremo uno scenario completamente diverso perché si tratta di alberi che crescono alla svelta e che ci regaleranno tanta vita".
"Il Bosco di Montopoli è la dimostrazione che lavorando insieme e dal basso è possibile contribuire in maniera fondamentale a problemi rilevanti come quello del riscaldamento globale e della crisi climatica" sottolinea Stefano Mancuso, direttore scientifico Pnat. "Attraverso l’opera comunitaria promossa da Unicoop Firenze, un luogo prima degradato, inquinato e coperto di cemento, è diventato in breve tempo un nuovo bosco che, negli anni, ci aspettiamo possa diventare una vera e propria oasi di verde, in un’area che di naturale, prima, non aveva nulla. Ci auguriamo che quanto fatto a Montopoli possa diventare un modello virtuoso da esportare e replicare in tutta Italia. Moltiplicando i benefici prodotti dagli alberi, si risolve la crisi climatica".
"È un'opportunità veramente importante per il nostro territorio, e per dare una spinta alla lotta climatica" conclude il sindaco di Montopoli in Val d'Arno Giovanni Capecchi. "Dobbiamo ringraziare esclusivamente Unicoop Firenze che ha avuto l'idea di realizzare il biobosco sul nostro territorio. È incredibile vedere oggi a che punto siamo, rivedere il terreno che era ricoperto da scheletri di capannoni oggi interamente bonificato e dove sono stati piantati gli alberi". Un luogo che "avrà anche un importante risvolto sociale, dove i cittadini potranno trascorrere il tempo libero per incontrarsi nella natura, e dove anche i ragazzi delle scuole potranno apprendere l'importanza delle piante e della biodiversità visitando il bosco".
Margherita Cecchin