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Vincere le paure, #NonCiFermaNessuno a Firenze per parlare della 'serendipità'

Il coraggio del primo passo dopo aver vissuto la paura e la disperazione. Eccola l’energia positiva che esplode anche dopo la più drammatica delle esperienze.

Perchè il fil rouge che tiene insieme gli studenti dell’ateneo fiorentino protagonisti di #NonCiFermaNessuno, il talk motivazionale di Luca Abete, lo storico inviato di Striscia la Notizia, sta proprio nel saper ritrovare la straordinaria forza interiore che fa dire a Ilenia Garofalo, studentessa di Grosseto che ha trovato le energie per laurearsi dopo il gravissimo incidente stradale in cui era rimasta coinvolta nel 2019: «Sono grata alla vita per avermi dato una seconda possibilità di sognare».

Sapersi rialzare dopo una caduta, ritrovare il sorriso anche di fronte ad un imprevisto, non smettere di credere nei sogni: c’è davvero la forza di un entusiasmo strabordante e contagioso dietro ogni storia, ogni volto, ogni esperienza raccolta nel corso della bella mattinata che ha visto protagonisti gli studenti dell’Università di Firenze, sollecitati dal racconto e dagli stimoli di Luca Abete.

Ma anche la conferma che la cultura, la formazione e l’educazione siano davvero gli strumenti per vincere le violenze, le sopraffazioni, le discriminazioni.

«Università qui fa davvero rima con universalità. Abbiamo ascoltato le testimonianze di giovani provenienti oltre che dall’Italia, dalla Cina, dal Perù, dall’Afghanistan, dall’Africa, un incontro tra espressioni e culture tanto lontane tra loro, accomunate dalla forza dei desideri, della resilienza e della serendipità – ammette Abete -. Qui davvero il focus della campagna sociale che da otto anni porto in giro tra gli studenti delle università italiane è stato colto nella sua interezza. Insomma, sintetizzando possiamo dire che da Firenze, i giovani gridano NonCiFermaNessuno in tutte le lingue del mondo».

Dalla rettrice dell’ateneo fiorentino, Alessandra Petrucci, l’invito agli studenti, in linea con il claim dell’edizione 2022 del tour motivazionale “Alla scoperta della Serendipità”, a non perdere mai la curiosità e a saper cogliere la parte positiva degli incidenti di percorso, la vera guida verso l’affermazione.

«I successi si possono raggiungere solo attraverso le esperienze, anche quelle che non sono state positive – evidenzia -. Il punto di partenza, dunque, sono sempre gli insuccessi. Da quelli si deve partire per quella spinta in più, quell’energia che ci fa dire: non ci ferma nessuno».

Dalle paure di Imam, archeologo afgano la cui vita è cambiata quando il suo Paese è finito nelle mani dei talebani, ai sogni di Naomi, divenuti realtà proprio grazie alle sue incertezze, dall’ottimismo della cinese Chenxi al «coraggio del primo passo» di Esther: è un vero e proprio elogio dell’imprevisto e della serendipità quello che emerge dalle parole dei giovani intervenuti nella discussione.

E chi meglio di Irma Testa, la prima medaglia olimpica nella storia della boxe femminile italiana, poteva raccontare di cadute e di risalite, di botte e di rivincite e, naturalmente, di obiettivi?

«Ero molto insicura e ogni tanto lo sono ancora. Anche nella vita di tutti i giorni. Ciò che mi ha aiutato è avere in mente un obiettivo – evidenzia Irma Testa -, che fosse un campionato da vincere o un percorso da seguire. Ed è quello che mi ha spinto a rialzarmi ogni volta che cadevo: avere sempre l'obiettivo in mente».

Ricerca degli obiettivi che l’hanno spinta, all’indomani del podio di Tokyo, a fare coming out.

«La medaglia olimpica mi ha dato il coraggio di espormi e di dichiarare al mondo la mia omosessualità - ha raccontato Irma Testa - . Spero anche oggi di aver aiutato molte ragazze e molti ragazzi a non aver paura e a superare ogni forma di imbarazzo».

C’è tanta soddisfazione nelle parole di Luca Abete al termine della tappa toscana del tour che gode del patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili e della CRUI (Conferenza dei Rettori Universitari Italiani) e che vanta anche la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Anche a Firenze abbiamo esaltato il valore dell’imprevisto e della serendipità, mettendo insieme tante storie, da quelle di quotidiana resilienza a quelle più drammatiche e straordinarie - conclude Luca Abete - . Percorsi che si intrecciano, che avvicinano le persone tra loro e che alimentano lo spirito di community che è alla base di questo progetto: eliminare la solitudine che molto spesso si prova davanti ad una difficoltà e dare il via a quel mutuo soccorso che porta, chi ha un po’ di energia in più, a metterla a disposizione del prossimo».

Il confronto con i ragazzi è non solo dibattito ma anche opportunità, come quelle offerte dal Mi Campus di Xiaomi Italia, che sostiene percorsi di formazione per offrire agli studenti supporto e competenze tecnologiche; solidarietà, sotto forma di fornitura di pasti al Banco Alimentare grazie all’impegno del food donor Lidl Italia e alla call to action “Clicca un tasto, dona un pasto” (attraverso la sezione dedicata del sito www.noncifermanessuno.org) che, dopo sei tappe del tour, ha visto il contatore raggiungere la quota di quasi 17mila pasti donati; ed ecosostenibilità, grazie al progetto Rivending promosso da Confida, Corepla e Unionplast.

Il premio #NonCiFermaNessuno, su indicazione dell’Università di Firenze è andato a Ilenia Garofalo, ​​ che ha saputo rialzarsi e raggiungere il traguardo della laurea in Disegno Industriale dopo un tragico incidente, a seguito del quale è rimasta a lungo in coma ed al risveglio ha dovuto anche «imparare a sorridere di nuovo».

A lei, oltre al premio promosso in collaborazione con la Crui, anche un corso di management fornito da Treeweb del Gruppo MAC e una fornitura di prodotti Stabilo.

Il prossimo appuntamento è per il 3 maggio alle 10, in diretta streaming con gli studenti dell’Università degli Studi di Parma per la settima tappa del tour 2022.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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