Lactalis chiude Alival in Toscana, Ugl: "A rischio 78 operai"
Lactalis presenta un piano industriale per la BU Castelli Specialità DOP che prevede la chiusura, entro il primo trimestre del 2023, dello stabilimento Alival di Ponte Buggianese. Lo annuncia il sindacato Ugl Agroalimentare.
“Nonostante la difficile situazione degli ultimi anni, che ha comportato numerosi sacrifici per 78 lavoratori Alival al fine di garantire una continuità allo stabilimento toscano, senza che Lactalis aprisse mai un percorso di gestione della crisi, ci aspettavamo finalmente la presentazione di una strategia di rilancio per Ponte", lo affermano in una nota congiunta Carla Ciocci, segretario nazionale Ugl Agroalimentare nonché reggente di Pistoia e Antonio Vittoria UGL Pistoia a margine dell’incontro con i vertici delle risorse umane di Lactalis e Nuova Castelli.
“Nessuna interlocuzione con l’azienda lasciava presagire un decisione così drastica per lo stabilimento di Ponte Buggianese da parte della prima realtà economica del settore lattiero-caseario in Italia. Sono stati traditi i lavoratori. È inaccettabile parlare di chiusura - proseguono Ciocci e Vittoria - quando non è stata mai richiesta nemmeno l’attivazione di un ammortizzatore sociale se non per un brevissimo periodo durante la prima fase della pandemia”.
“Drammatica la dimensione sociale degli impatti prodotti dalla ristrutturazione della società Alival, insieme allo stabilimento toscano, Lactalis ha annunciato la chiusura del sito produttivo di Reggio Calabria e tre esuberi a Borgo Santa Rita, in provincia di Grosseto, per un totale di oltre 150 lavoratori direttamente coinvolti. Chiederemo - concludono dall’Ugl Agroalimentare e UGL Pistoia - la convocazione d’urgenza al Mise di un tavolo di crisi aziendale”.
Interviene anche il consigliere regionale Marco Niccolai: La chiusura dello stabilimento del gruppo Lactalis ex Alival di Ponte Buggianese entro il primo trimestre 2023, comunicata dall'azienda alle organizzazioni sindacali nazionali, è inaccettabile per l'impatto occupazionale (70 dipendenti solo a Ponte Buggianese) e per il fatto che va a colpire un territorio, il nostro, che è vocato alla trasformazione agroalimentare.
Prima di comunicare chiusure è obbligatorio dimostrare l'assenza di alternative".
"Questo e altri aspetti devono essere chiariti con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni locali: sono in contatto con il Sindaco Nicola Tesi e ho già contattato il consigliere del Presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani. Saremo accanto ai lavoratori in questa battaglia che è per loro e per il futuro del territorio".
Nuova Castelli: "La crisi economica impone la riorganizzazione aziendale"
Nuova Castelli comunica di aver avviato un piano di riorganizzazione aziendale che prevede la razionalizzazione del numero degli stabilimenti della società Alival. Il piano industriale si rende necessario per garantire la continuità produttiva di Nuova Castelli concentrando gli investimenti sulle strutture economicamente sostenibili e interrompendo le attività produttive degli stabilimenti di Ponte Buggianese e Reggio Calabria.
La razionalizzazione degli assetti produttivi della società Alival si rende urgente e necessaria per riportare in equilibrio la gestione operativa dell’azienda, da tempo in sofferenza, e oggi aggravata dall’impatto sui costi di produzione dovuto al protrarsi della crisi pandemica e al nuovo scenario di crisi internazionale.
L’azienda in data odierna, informando le O.O.S.S. dell’indifferibilità del piano industriale, si è resa da subito disponibile ad avviare un tavolo di confronto al fine di ridurre, per quanto possibile, il conseguente impatto sociale garantendo una gestione delle conseguenze occupazionali secondo le logiche di responsabilità sociale consolidate nel settore.
La produzione non sarà delocalizzata, rimarrà in Italia e verrà affidata e assorbita da altri stabilimenti dei diversi territori italiani con lo scopo di continuare a valorizzare sui mercati nazionali ed internazionali prodotti di alta qualità ed emblema del Made in Italy.
Bartolini (Lega): "Inaccettabile il comportamento della Lactalis"
"Probabilmente - afferma amareggiata Luciana Bartolini, Consigliere regionale della Lega - siamo di fronte ad un film già visto, che vede come protagonisti, da una parte la solita multinazionale, in questo caso la Lactalis e dall'altra un'ottantina di lavoratori i quali, nel giro di pochi mesi, rischiano di essere lasciati a casa, con tutte le inevitabili e drammatiche conseguenze.
Censuriamo, dunque, apertamente - prosegue il Consigliere - l'atteggiamento di questa nota azienda del settore lattiero-caseario che ha deciso di chiudere lo stabilimento Alival di Ponte Buggianese, gettando nello sconforto, come detto, decine di dipendenti e le loro famiglie.
Chiediamo, quindi, visto che in tali complesse circostanze le tempistiche d'intervento sono solitamente molto importanti - precisa l'esponente leghista - la massima e rapida attivazione delle Istituzioni che possano, dunque, fare fronte comune per salvaguardare tutti i posti di lavoro, scongiurando altresì una ricaduta a livello sociale nella zona che sarebbe assai pesante e preoccupante.
La sottoscritta - conclude la rappresentante della Lega - informerà oggi stesso della problematica il Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini, certa che anche il Mise, guidato dal Ministro Giorgetti non tarderà a farsi carico della criticità".
Pd Ponte Buggianese: "Sosterremo ogni iniziativa per evitare la chiusura"
"Da informazioni di stampa abbiamo appreso della volontà della società Bu Castelli, titolare della ditta ex Alival controllata dalla Multinazionale francese Lactalis, della chiusura della più importante azienda del nostro territorio, che era stata rilevata solo due anni fa. Come Partito Democratico di Ponte Buggianese vogliamo portare la nostra solidarietà ai lavoratori dell'Azienda e a tutti coloro che lavorano nell'indotto, sostenendo fin da adesso ogni iniziativa che verrà assunta per scongiurare la chiusura. Crediamo che per una Azienda multinazionale come Lactalis sia possibile trovare le forme per un rilancio dello stabilimento . Per quanto ci riguarda sosterremo le iniziative sindacali e quelle promosse dalle istituzioni locali. Il tempo per trovare soluzioni non manca, speriamo che non manchi la volontà di trovarle".