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Coltano, Sinistra Italiana attacca: "Pisa non ha bisogno di un'altra base militare"

"Ma Pisa ha bisogno davvero di una nuova mega base militare? Noi pensiamo di no: né a Coltano né altrove".

Così Mauro Stampacchia, coordinatore territoriale e Luigi Sofia, coordinatore cittadino di Sinistra Italiana.

"Non è ancora sicura con il ritiro del DPCM la cancellazione dell'idea della base militare a Coltano nell'area di rispetto del Parco, chiesta dalla mobilitazione cittadina, diventata materia di dibattito nazionale, ma spuntano come funghi le proposte di spostare la mega base, sempre nel territorio comunale, e la più gettonata è, o almeno sembra, l'area di Ospedaletto.

Cosa serve alla città di Pisa? Caserme (per forze militari che già hanno le loro strutture) oppure una sanità pubblica e un sistema scolastico migliore, una mobilità pubblica efficiente con tramvie, bus, piste ciclabili, una autentica sicurezza in molte zone della città, edilizia popolare e studentesca? Perché, se i soldi pubblici si spendono per una cosa, poi non ci sono per le altre. Impensabile che per un'area militare si utilizzassero fondi PNRR ad altro destinati, impensabile progettarla (come in realtà è stato fatto, all'insaputa dei pisani, per più di un anno) in una zona legata al Parco naturale. Eppure ancora è possibile, e questo dice molto sul governo Draghi ormai manifestamente inferiore al suo compito.

Non è quindi certo questa il momento di sbracciarsi offrendo altre aree del Comune per un insediamento, non necessario e non certo produttivo, e sempre una valanga di cemento e un consumo inutile di suolo. Eppure c'è chi si affretta a far titolo sui giornali, come se venisse persa chissà quale grande occasione per la città, o se ci si dovesse inchinare a chissà quale esigenza o pressione lobbistica.

Tra questi il sindaco Conti, che dopo un silenzio durato settimane, quando il progetto a Coltano aveva ricevuto critiche su critiche, se ne esce all'ultimo secondo quasi intestandosi una battaglia vinta, ma prospettando anche lui soluzioni alternative in città..

Ricordiamo che se di caserme si deve parlare, si dovrebbe piuttosto ottenere la riconversione della Bechi Luserna, sull'Aurelia, della caserma Artale in Santa Maria, ad uso pubblico (e non speculativo come sta avvenendo per l'ex- Distretto Militare). E questo in un comune come Pisa che ospita la più grande base militare, oltre mille ettari, della Toscana, di prevalente uso all'esercito degli Stati Uniti. Nel momento in cui crescono i rischi della guerra con la invasione russa dell'Ucraina, occorre piuttosto fermare la corsa alla guerra e la corsa agli armamenti, occorre estendere il movimento per la pace, non la frettolosa corsa alle basi militari pur che sia."

Fonte: Sinistra Italiana Pisa - Ufficio Stampa

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