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Il professor Biffi conquista Palazzo Grifoni con una lezione su Dante e social

Ha conquistato l’attenzione del pubblico con una lezione sul ruolo del maestro ma anche sull’uso distorto dei social: ottimo successo è stato registrato per l’iniziativa di venerdì scorso a Palazzo Grifoni, realizzata grazie alla collaborazione fra Arco di Castruccio, Istituto Dramma Popolare e Centro Studi sulla civiltà del Tardo Medioevo. La lezione del professore di linguistica dell’Università di Firenze – e responsabile web dell’Accademia della Crusca – Marco Biffi ha offerto una profonda e competente analisi sulla figura del maestro, prendendo spunto da Virgilio in quanto maestro di Dante.

Venerdì, infatti, era il DanteDì e Virgilio per il Sommo Poeta fu colui che lo aiutò nel momento di massima difficoltà - quello dello smarrimento esistenziale – consentendogli di ritrovare la “dritta via”. Biffi, dopo aver spiegato le varie connotazioni che la parola maestro ha via via guadagnato nell’arco dei secoli, si è concentrato sui “post-maestri”, cioè coloro che oggi grazie ad un uso distorto dei social si ergono a maestri basandosi su menzogne e falsità: “Oggi – ha spiegato il professor Biffi – sui social l’opinione di uno scienziato del CNR equivale a quella di chiunque si metta a fare un post, senza che gli studi portati avanti, i riconoscimenti della comunità scientifica e le competenze acquisite negli anni abbiano alcun valore. Si tratta di un problema enorme, impensabile fino a vent’anni fa”.

L’iniziativa con Biffi si è avvalsa della collaborazione della professoressa Laura Baldini (Centro Studi Tardo Medioevo) in qualità di moderatrice. Prima della lezione di linguistica – terminata con varie domande dal pubblico - hanno portato i saluti il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, il presidente del consiglio comunale Franco Gasparri, il presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini, la presidente dell’Arco di Castruccio Isabella Gagliardi e il vicepresidente della Fondazione CRSM (in qualità di padrone di casa) Giovanni Urti.

Fonte: Ufficio Stampa

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