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A Vinci si ricorda il martire antifascista Luigi Pasqualetti

Era un semplice contadino che si ribellò al regime fascista e pagò con la vita. Luigi Pasqualetti, martire antifascista sarà ricordato sabato 9 aprile dal Comune di Vinci e dall'Anpi locale: la commemorazione è in programma alle ore 17 al cippo di Corte Brogi, in località Apparita, con un intervento del sindaco Giuseppe Torchia e letture degli studenti del territorio. Saranno presenti il figlio di Luigi, Paolo, e i nipoti. A seguire, alle ore 18, apposizione di una targa commemorativa alla Casa del Popolo dell'Apparita e dalle 18.30 alle 20 concerto della band Little Italy, a cura del Circolo dell'Apparita.

Luigi Pasqualetti viveva nel borgo dell’Apparita, era un contadino che osò ribellarsi all’obbligo del conferimento del grano all’ammasso e per questo fu ritenuto responsabile dell’uccisione di un capo fascista. Un gruppo di Repubblichini, tutti assolti per insufficienza di prove, nella notte tra l’8 e il 9 aprile 1944 accerchiò l’abitazione del Pasqualetti e lo uccise: lui cercò di fuggire da una finestra, ma mentre scavalcava il davanzale venne mitragliato vigliaccamente. Nonostante il passaggio del fronte e le difficoltà legate allo sfollamento, la solidarietà della gente fu immensa: i vicini portarono conforto alla moglie, aiutarono la famiglia nei lavori agricoli e nella costruzione della casa che Luigi non aveva potuto costruire. Il figlio Paolo fin da giovanissimo si è dedicato alla causa sociale dei lavoratori ed è stato attivista della Camera del Lavoro di Empoli.

“Questa tragica pagina di storia ci fa rivivere ingiustizie e tragiche vicende del periodo fascista nel borgo dell’Apparita e territori limitrofi” afferma Mila Chini, assessore alla Pace e ai Progetti di valorizzazione memoria storica e democratica “ma è testimonianza anche della grande generosità e solidarietà di cui furono (e sono) capaci i vinciani, che si strinsero intorno ai familiari di Luigi Pasqualetti”.
“Sabato renderemo omaggio alla figura di Luigi Pasqualetti e ribadiremo i valori della memoria, della democrazia e della pace, valori che oggi, più che mai, dobbiamo salvaguardare e diffondere” afferma il sindaco Giuseppe Torchia.

Fonte: Comune di Vinci

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