Aumentano le auto ibride ed elettriche in Toscana. Ma in strada ancora troppe Euro 0
Dopo il decreto per mitigare l’aumento del prezzo dei carburanti, la scelta dell’auto diventa sempre più importante. Ibride, elettriche, ma anche le alimentazioni tradizionali nuove e usate di nuova generazione, possono perlomeno contribuire a contenere i consumi. Ma qual è la fotografia in Italia?
Le vendite di auto ibride ed elettriche stanno crescendo sensibilmente, tanto da rappresentare nei primi due mesi dell’anno ben il 41,2% sul totale di auto nuove (al netto del noleggio). Inoltre, nel 2021 il parco auto circolante di auto ibride ed elettriche in Toscana, rispetto al 2020, è quasi triplicato (+150%), passando da 37.745 vetture a ben 94.374. Eppure, secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI - Automobile Club d'Italia, il parco circolante nel 2021 nella regione resta comunque datato e obsoleto, nonostante si registrino piccoli miglioramenti.
Delle 2.601.701 auto in circolazione, le ibride ed elettriche rappresentano solo il 3,6% (nel 2020 era del 1,5%), con le elettriche che si fermano allo 0,4%.
Ma non è una questione di alimentazione, dato che molti modelli benzina o diesel di nuova generazione hanno un impatto “ridotto” sull’ambiente e sui consumi. Infatti, dall’analisi di AutoScout24, alla bassa penetrazione delle auto “elettrificate” si aggiunge un parco circolante che vede 543.239 vetture (20,9% del totale) con una classe di emissioni Euro 3 o inferiore, con 168.406 addirittura Euro 0 (6,5%). Anche considerando l’età media, quasi tre auto su dieci (27,8%) hanno 15 anni o più.
Sicuramente la strada è quella corretta ma ancora lunga per un rinnovo radicale, frenato al momento anche dalle vicende di stretta attualità come la carenza dei microchip che ha colpito soprattutto il nuovo e la delicata situazione politica internazionale. Una cosa è certa. In questo momento per i consumatori il fattore economico resta prioritario, ed è per questo che gli incentivi per l’acquisto di auto nuove da un lato e l’ampia disponibilità di auto usate di nuova generazione sul mercato digitale, che permette di acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, possono favorire questo percorso di “svecchiamento”. Su AutoScout24, infatti, oltre alle vetture nuove, ben il 58% dell’usato presente è Euro 6 e quasi sei su dieci hanno 5 anni o meno.
La fotografia a livello provinciale
Partiamo dalle auto ibride ed elettriche. Pur registrando nel 2021 una crescita sensibile rispetto al 2020, in tutte le province le ibride ed elettriche hanno un livello di penetrazione ridotto. L’unica che si distingue è Firenze, dove sono il 6,2% rispetto al totale delle auto in circolazione. Nettamente distaccate troviamo Prato (3,3%), Lucca (2,8%), Massa Carrara (2,6%), Pisa (2,6%), Livorno (2,5%), Siena (2,4%), Pistoia (2,3%), Arezzo (2,1%) e, fanalino di coda, Grosseto (1,9%). E se si considerano solo le “elettriche”, non si va oltre lo 0,9% di Firenze.
La provincia che ha visto in assoluto la crescita maggiore di auto ibride ed elettriche rispetto al 2020 è Firenze (+221,9%).
La classe di emissioni
Il tasso più alto di vetture “meno green”, ovvero con una classe Euro 3 o inferiore, si registra a Grosseto con il 28,5% sul totale delle auto in circolazione nella provincia. Seguono Arezzo (27,2%), Siena (25,7%), Massa Carrara (23,7%), Lucca (22,5%), Pistoia (22%), Livorno (21,8%), Pisa (21,4%), Prato (19,3%) e Firenze (15%). Se si considerano solo le auto più inquinanti Euro 0, è Massa Carrara la provincia con il valore percentuale più alto (8,1%) mentre dal punto di vista quantitativo al primo posto troviamo Firenze, dove circolano 37.283 Euro 0.
“L’analisi di AutoScout24 ha confermato come il parco circolante italiano sia sempre datato, quindi poco sicuro e inquinante –afferma Sergio Lanfranchi, Centro Studi di AutoScout24– Ci sono stati piccoli passi in avanti, soprattutto sul fronte delle ibride ed elettriche, ma con questo trend ci vorranno anni per avere un rinnovo importante e significativo. Per questo, oltre alla spinta del mercato del nuovo, dove gli incentivi giocano un ruolo importante, il cambiamento può essere sostenuto anche dall’offerta di auto usate di nuova generazione presente sul web, e in particolare sui marketplace. Un parco auto digitale veloce e facilmente accessibile, che offre un’ampia gamma di autovetture di qualità per tutti i budget, comprese le auto usate elettriche e ibride. Su AutoScout24, infatti, ben il 58% dell’usato presente è Euro 6 e quasi sei su dieci hanno 5 anni o meno. Senza contare la disponibilità immediata, un netto vantaggio rispetto al mercato del nuovo penalizzato dalla crisi dei microchip.”
Fonte: Ufficio Stampa