Uno striscione della pace per avvolgere Cerreto Guidi
Dopo il rinvio per maltempo dello scorso weekend, l'appuntamento con la marcia della pace è per sabato 9 aprile nel cuore della Toscana nel centro storico di Cerreto Guidi (in provincia di Firenze) a partire dalle ore 10,30, manifestazione a cui sono state invitate associazioni, ragazzi delle scuole, istituzioni, parrocchie e "tutti gli uomini di buona volontà", molti dei quali hanno confermato la partecipazione.
Sarà cucito nell'occasione un maxi striscione realizzato da bambini, ragazzi delle scuole, associazioni e pittori di tutta Italia: ognuno di essi ha infatti riciclato vecchi lenzuoli per scrivere il proprio messaggio di pace e che sarà unito sul posto agli altri arrivati da tutta Italia; chiunque può portare e aggiungere il proprio messaggio. L'obiettivo degli organizzatori con "Cuciamo la pace" è di abbracciare l'anello del centro storico della cittadina toscana per una lunghezza di circa 500 metri.
Lo striscione della pace sarà portato il 24 aprile alla marcia della pace Perugia-Assisi e diventerà itinerante di città in città per aggiungere altri messaggi di pace.
Alla realizzazione del lungo messaggio hanno contribuito circa duecento realtà associative di ogni genere, interi paesi, cittadini, scuole, parrocchie, dopo l'invito lanciato in tutta Italia.
Momento principale della manifestazione sarà l'arrivo dal santuario francescano di La Verna del "lume della pace di San Francesco": con esso sarà accesa la fiaccola portata da tre figuranti del presepe vivente che interpretano San Francesco, Maria e Giuseppe. Perchè gli organizzatori della manifestazione sono l'Associazione Nazionale Città dei Presepi e "Terre di Presepi", la rete presepiale più lunga d'Italia.
Si potrà arrivare a Cerreto Guidi in auto, ma è possibile farlo anche a piedi. Molte persone si daranno appuntamento per percorrere infatti la Romea Strata nei tratti Fucecchio-Cerreto Guidi e Vinci-Cerreto Guidi, affinchè la pace sia una conquista, vissuta attraverso l'incontro con la natura e attraverso un cammino, spesso anche faticoso, passo dopo passo.
Per Simona Rossetti, presidente e Fabrizio Mandorlini coordinatore dell'Associazione Nazionale Città dei Presepi "è importante ogni giorno di più dare voce alle migliaia e migliaia di persone che vivono nelle comunità e che vorrebbero un mondo senza guerra".
"I presepisti - continuano - sono per vocazione "operatori di pace" e nei loro paesi sono in prima linea nelle raccolte dei beni di prima necessità, nell'organizzare e realizzare in prima persona i viaggi di solidarietà, nell'accoglienza ai profughi che fuggono dalla guerra. Con la marcia della pace proviamo a connettere, in presenza e idealmente, intorno al valore della pace le comunità, i paesi e le cittadine dell'Italia diffusa".
Fonte: Terre di Presepi