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Presentato il progetto 'Tradizione artigiana' a Barberino Tavarnelle

Arte e artigianato incrociano le loro strade nel corso del tempo. La storia millenaria di un territorio prestigioso, abitato e vissuto da mani e intelletti geniali, incontra una comunità dinamica, operosa, piena di inventiva, che oggi più che mai si impegna a valorizzare la cultura del saper fare.  Sotto lo sguardo altisonante di un capolavoro del Rinascimento italiano, l’Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio, tra gli affreschi del refettorio dell’abbazia di Badia a Passignano, il libro reale e virtuale, antico e contemporaneo, di una rete di artigiani di Barberino Tavarnelle si è magicamente aperto, ha rivelato storie, passioni, competenze e aspirazioni, compresa quella di solcare i mari del web.

Una narrazione inedita, accompagnata e arricchita da una piccola mostra delle produzioni di ciascun artigiano, si è dispiegata nell’ambito della presentazione del progetto “Tradizione artigiana”, promosso dal Comune e realizzato da Ciclica in collaborazione con l’Ambito Turistico Chianti. Nella prestigiosa sala del Cenacolo, concessa grazie alla disponibilità dei monaci, l’amministrazione comunale ha allestito l’evento clou del viaggio nella creatività artigianale di Barberino Tavarnelle che si era proposto, nelle tappe precedenti, di comunicare e promuovere le abilità di tredici artigiani, tra pellettieri, ceramiste, artigiane del tessuto, sarte, argentieri, fabbri, falegnami, intagliatori, calzolai, entrando nei loro laboratori, seguendo il percorso delle loro creazioni, dall’idea al prodotto finito, frutto di conoscenze tramandate o sperimentate personalmente. I protagonisti sono Catia Massai, Francesco Bojola, Paola Giuntini, Paolo Fusi, Caterina Bussotti, Roberto Salvianti, Lucia Pucci, Sara Checchucci, Francesco Pistelli, Cosimo e Riccardo Marini, Antonella Pestelli, Francesco e Giuseppe Leoncini, Antonella Gistri.

L’incontro, rivolto prevalentemente alle strutture ricettive e alle associazioni di Barberino Tavarnelle, è stato pensato per illustrare il progetto cartaceo e digitale che mira a veicolare anche attraverso gli strumenti dell’innovazione tecnologica le potenzialità turistico-culturali delle eccellenze dell’artigianato locale. Ad illustrare nel dettaglio gli obiettivi della campagna di comunicazione e i possibili sviluppi a favore della promozione territoriale chiantigiana sono stati l’assessore allo Sviluppo economico Tatiana Pistolesi, il sindaco David Baroncelli, il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, nonché ente capofila dell’Ambito Turistico Chianti e Valentina De Pamphilis, Terre di Siena LAB, referente tecnico dell’Ambito Turistico Chianti.

“Tradizione artigiana” ha realizzato per ogni bottega dell’arte aderente al progetto un kit completo, funzionale al web marketing, costituito da vari prodotti della comunicazione tra cui brochure cartacee, reportage fotografici e video promozionali che sintetizzano attività e produzioni, schede corredate di profili professionali ad uso e consumo di cittadini e visitatori. Tutti gli strumenti sono diventati contenuti multimediali disponibili su www.visitchianti.net, il portale dell’Ambito Turistico Chianti.

“Valorizzare un territorio sostenibile – dichiara il sindaco David Baroncelli – generatore di esperienze culturali e crescita economica, che sia al passo con i tempi senza perdere la sua specificità, richiede un impegno che riconosca innanzitutto il valore delle persone che quel territorio lo costruiscono e ne rafforzano l’identità tutti i giorni, con i loro sacrifici, il loro lavoro, le loro prospettive. Il nostro progetto vuole creare nuove opportunità attraverso i vantaggi della cultura e della promozione digitale e investire sulle risorse di un patrimonio inestimabile che rischia di scomparire. Non esiste territorio senza la sua comunità che lo rende bello, accogliente, fruibile”. L’iniziativa è stata arricchita dall’esposizione di creazioni uniche in pelle, legno, argento, ferro, ceramica, lana, cotone e seta, simboli di un patrimonio di saperi che qualifica e dà respiro internazionale ai tesori manifatturieri del made in Chianti.

Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa

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