"Subbiano come Codogno", denunce e segnalazioni per Daspo allo striscione
Durante la giornata di ieri i Carabinieri della Sezione Operativa e della Stazione di Subbiano, dopo tre giorni di accertamenti ed approfondimenti ininterrotti, hanno individuato gli autori dello striscione offensivo apposto per qualche minuto sulla recinzione dello stadio di Capolona prima della partita di domenica scorsa, tra le squadre del Capolona Quarata e quella di Marino fa Mercato Subbiano. Lo striscione riportava una deplorevole ed assurda frase scritta con vernice spray su di un lenzuolo bianco “Abbiamo un sogno, Subbianocome Codogno”.
Gli autori dello striscione, tre uomini in tutto di età intorno ai 30 anni, sono stati individuati mediante le indagini dei carabinieri che hanno visionato le immagini di videosorveglianza della zona ed hanno sentito molti testimoni presenti domenica alla partita.
Il gesto è avvenuto prima dell’afflusso del pubblico, verso le ore 12.30, quando due dei tre autori della scritta sono entrati nell’impianto sportivo ed hanno fissato il lenzuolo alla rete di recinzione del campo di calcio, scappando repentinamente sicuri di non essere stati scoperti. I militari giunti poco dopo per prevenire turbative all’ordine ed alla sicurezza pubblica, hanno provveduto senza indugio a recuperare e rimuovere il deprecabile messaggio.
I tre nella serata di ieri, vistisi ormai scoperti, si sono presentati presso questo Comando Provinciale ed hanno ammesso pienamente le loro responsabilità, scusandosi per quanto fatto e giustificandolo il tutto con un frainteso senso goliardico. Tuttavia sono stati segnalati all’Autorità amministrativa competente per l’applicazione del DASPO, ovvero il "divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive" ed alla locale Procura della Repubblica per le eventuali valutazioni di carattere penale conseguenti ai fatti.
Inoltre, qualora non bastasse quanto accaduto, al termine della gara ed in concomitanza dell’uscita del pubblico dal campo sportivo, è avvenuta un’accesa lite tra più persone esagitate sedata grazie all’intervento dei Carabinieri, che hanno impedito in tal modo che la situazione degenerasse.
Gli operanti, dunque, dopo aver ristabilito la calma, mediante i pronti accertamenti eseguiti, sono riusciti ad identificare tre delle persone coinvolte nella zuffa e che erano venute alle mani, un settantenne e due ragazzi, i quali sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di rissa.
Gli stessi, come gli autori dello striscione, sono stati segnalati per l’applicazione del Daspo, al fine di impedire che possano negli anni futuri partecipare a manifestazioni sportive.
Le indagini proseguiranno per verificare se nei due episodi sono coinvolte altre persone e le loro eventuali responsabilità.