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Volti, passioni e sogni della nuova Pro Loco di San Casciano

Nuova linfa vitale per la Pro Loco di San Casciano che si rigenera con la costituzione di una squadra di 15 cittadini, provenienti dal capoluogo e dalle frazioni, alla guida di una ricca stagione di attività ed eventi. Il Chianti riparte dalla ricchezza del volontariato sancascianese, dalle idee e dall’entusiasmo di un gruppo di giovani e adulti, energici e dinamici, che hanno a cuore il loro paese e sono pronti a rilanciarlo con proposte culturali ed enograstronomiche di qualità. “Il nostro obiettivo – dichiarano i membri della Pro Loco - è far conoscere a cittadini e turisti le bellezze e le risorse del territorio, attuando un piano di promozione unitario che scommetta sulle eccellenze, sulle tipicità e sulle tante tradizioni che caratterizzano l’esperienza autentica, genuina del vivere in campagna”. “In collaborazione con l’amministrazione comunale - precisano - avvieremo un percorso di azioni, progetti e iniziative che porranno al centro i principi della cultura slow, rispettosa dell’ambiente, attenta ai dettagli, incline alla valorizzazione dell’identità e della memoria di un luogo millenario, di grande bellezza e prestigio, come San Casciano in Val di Pesa”.

Concluso il mandato dell’ex-presidente Maria Rosaria Malatesta, la conduzione e la gestione della Pro Loco sono passate nelle mani di Stefano Mori, in qualità di presidente, Giulia Belloni nel ruolo di vicepresidente, Giovanni Salvini come tesoriere e Francesco Guarducci incaricato di gestire la segreteria. La novità è rappresentata anche dalla nuova compagine di consiglieri e dall’assegnazione di un settore e di una zona di riferimento a ciascun componente. Giada Fusi è la referente per San Pancrazio, Matteo Bagnoli è il punto di riferimento per Montefiridolfi, Luca Presciutti si occuperà di Cerbaia mentre Massimo Cerretelli agirà su Mercatale e Maria Rosaria Malatesta, che è rimasta a sostenere l’équipe, è la referente per San Casciano. Altro punto di forza della rinnovata struttura della Pro Loco è la definizione degli ambiti di intervento, unita alla capillarità delle azioni nel territorio. Marta Santoro opererà sul fronte turismo, Daniele Bencivenni ha assunto il compito di coordinare l’associazionismo, Niccolò Bartalini si muoverà nel settore della comunicazione e Alessandra Calligaris seguirà gli olivicoltori.  “Rafforzeremo la rete di sinergie anche con le altre realtà associative locali – sottolineano – consapevoli che, solo unendosi e lavorando per obiettivi condivisi e comuni, si potranno ottenere importanti risultati per il bene del nostro territorio in cui il senso di appartenenza alla comunità affonda lunghe e solide radici”.

Conosciamoli meglio: profili, passioni e sogni dei componenti della Pro Loco di San Casciano in Val di Pesa

Stefano Mori, ingegnere idraulico ed ambientale, appassionato di vino, apicoltore per hobby, innamorato del suo territorio. “Ho intrapreso questa nuova avventura per rendere la Pro Loco di San Casciano un punto riferimento per tutto il territorio, uno strumento di connessione per le associazioni locali, i cittadini ed i turisti. Spero di riuscire, con l’aiuto dei consiglieri e di tutti i volontari, a migliorare  la fruizione del nostro bel territorio, ancora tutto da scoprire e pieno di prodotti ed aziende da valorizzare”.

Giulia Belloni, che lavora in un’agenzia di congressi ed eventi, crede nella forza del volontariato territoriale come strumento per far fronte alle difficoltà e vivere a pieno il patrimonio ambientale del proprio paese. Di sogni ne coltiva tanti ma quello che spicca per amore di San Casciano è “dare valore alla bellezza che regna tra queste colline e a quanti si prodigano nella quotidianità per fare del nostro territorio un luogo unico che fa sentire a casa anche chi lo visita per la prima volta, abbiamo la fortuna di vivere in un angolo straordinario della Toscana e non dobbiamo mai darlo per scontato”.

Matteo Bagnoli, designer di professione, ama la fotografia di strada e il mondo digitale consapevole. Il suo intento è quello di mettere insieme le forze del territorio per ottenere un ecosistema a “km0”. “Mi spenderò nella Pro Loco perché San Casciano possa offrire una comfort zone con tutta l’essenza che caratterizza il Chianti, dai prodotti tipici e dagli eventi storici e artistici alle esperienze che strizzano l’occhio alla multimedialità e al mondo digitale”.

Giada Fusi, che nella vita si occupa di comunicazione, darà una mano alla Pro Loco perché ritiene importante investire nelle iniziative collettive di condivisione e scambio che stimolano senso di appartenenza, come lei stessa ha dimostrato nelle esperienze precedenti legate all’organizzazione della rassegna Wedding in Chianti. “Mi piacerebbe far capire a tutti che se si lavora insieme, intenti a promuovere e sviluppare tutte le potenzialità, le unicità che caratterizzano il nostro territorio, possiamo veramente contribuire a renderlo un territorio da sposare”.

Niccolò Bartalini, web designer, corre e ama dedicarsi alle escursioni in mountain bike, ascoltare musica. “Il mio sogno è quello di dare spazio alla musica e organizzare a San Casciano un palcoscenico internazionale in stile Woodstock”.

Alessandra Calligaris, imprenditrice agricola, conduce un'azienda biologica dal 1999 dove produce olio evo e liquori a km zero. “Il mio obiettivo è quello di valorizzare il nostro territorio creando una rete di collaborazioni che programma e attua obiettivi comuni”.

Giovanni Salvini, commercialista e revisore legale, trascorre il suo tempo libero nell’orto che porta avanti in ogni stagione dell’anno. Sogna “un paese sempre più legato al territorio e sempre più attrattivo per il turista straniero anche con la realizzazione di accordi e collaborazioni con le città di Firenze e Siena”.

Massimo Cerretelli si dedica da volontario all’organizzazione di eventi ed è attratto dalla cultura artistica, tra teatro, musica e ballo. “Il mio desiderio è quello di far tornare la vita di un tempo nel paese che amo, Mercatale Val di Pesa, che ha molto da offrire a cittadini e turisti, a partire dal cuore della sua comunità”.

Francesco Guarducci, impiegato, è uno sportivo che ama la socialità. Si impegnerà per innovare la Pro Loco migliorando l’ospitalità e la capacità di accoglienza. “E’ fondamentale che ognuno di noi lavori in modo che la diversità diventi un valore anziché un ostacolo, soprattutto dopo il difficile periodo della pandemia”.

Daniele Bencivenni, impiegato presso l’Opera di Santa Maria del Fiore, impegnato nel volontariato da molti anni nel ruolo di capocontrada e ora come segretario dell’associazione delle Contrade sancascianesi, è un appassionato di cinofilia e cultura americana. “La sfida che si presenta è molto ardua e complessa dopo l’emergenza Covid. Mi auguro di poter dare il mio contributo ad una realtà che riparte con tanta voglia di fare e concretizzare idee innovative per il nostro stupendo territorio”.

Luca Presciutti, artigiano, è appassionato di ambiente, animali e sport. La sua ricetta per rilanciare San Casciano? “Fare del territorio una vetrina di eccellenze a cielo aperto con l’organizzazione di eventi che coniughino la qualità delle produzioni tipiche locali e le attività sportive per un turista che ama stare a tavola e dedicarsi al movimento”.

Marta Santoro, alla guida di un’azienda agricola biologica, ha tradotto in realtà un progetto comune che ha coinvolto tutta la sua famiglia. A lei che ama mettere radici e lavorare con passione il Chianti ha offerto non solo un luogo da abitare ma un’opportunità da condividere traendo forza dallo stare insieme.  “Vorrei che San Casciano desse ad ogni visitatore l’emozione di vivere in un territorio vero, pieno di amore e socialità dove pensare di tornare per fare incetta di nuove esperienze e ricordi da portare a casa”.

Fonte: Ufficio Stampa

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