Festa della Toscana al Teatro del Popolo: generazioni a confronto per una società libera dall’odio
Combattere il linguaggio dell’odio che spesso imperversa sui "social". Le cui radici sono da ricercare molto spesso nell’intolleranza e nel pregiudizio, da cui scaturiscono fenomeni quali il razzismo, il sessismo o l’omolesbotransfobia. E’ questo l’obiettivo del progetto "Castelfiorentino terra dei diritti. Generazioni a confronto per una società libera dall’odio" che da venerdì 1 aprile (ore 10.30) prenderà il via al Ridotto del Teatro del Popolo con il primo dei quattro incontri previsti con gli studenti dell’Istituto "F. Enriques", nell’ambito della Festa della Toscana 2021.
Promosso dal Comune di Castelfiorentino e dallo SPI CGIL (Lega di Castelfiorentino) in collaborazione con l’Istituto "F. Enriques" e il contributo del Consiglio Regionale della Toscana, il progetto si propone di approfondire le dinamiche relazionali che scaturiscono dai nuovi mezzi di comunicazione e con specifico riferimento alla persistenza di alcuni pregiudizi, da cui possono derivare episodi anche gravi. Già a partire dal primo incontro (venerdì 1 aprile) saranno affrontati dalla dott.ssa Carlotta Cubeddu alcuni punti del "manifesto della comunicazione non ostile", approvato pochi mesi fa anche dal Consiglio Comunale di Castelfiorentino, con particolare riguardo all’ "hate speech sui social network", invitando i ragazzi a una partecipazione attiva, attraverso esercizi e interviste. A seguire (8 aprile) un incontro – sempre a cura della dott.ssa Cubeddu - su "Hate Speech e razzismo", nel quale saranno affrontate alcune problematiche relative all’inclusione e alla convivenza civile. Il "linguaggio sessista" sarà invece l’argomento dell’incontro di martedì 3 maggio, tenuto dalla dott.ssa Eleonora Pinzuti, nel corso del quale si cercherà in primo luogo di capire come agisce nelle relazioni, con esempi pratici adeguati all’età degli studenti; contestualmente, saranno proiettate delle slide esplicative per rendere maggiormente interattiva l’esperienza. Ultimo incontro martedì 17 maggio (sempre a cura della dott.ssa Pinzuti) dedicato alle "parole dell’arcobaleno: l’omolesbotransfobia e il linguaggio", in concomitanza con la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la trasfobia. Nell’ambito del progetto, gli studenti sono stati inoltre invitati a produrre dei materiali inerenti i temi affrontati (una foto, un disegno, oppure una riflessione personale scritta, una poesia, ecc..), che in seguito saranno esposti in una mostra da allestire all’aperto nel mese di giugno. "Il linguaggio – osserva il presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Romei – è sicuramente la parte più importante del nostro vivere sociale. Attraverso di esso costruiamo relazioni, identità e cultura. È lo strumento più immediato per incentivare o minare l'inclusione sociale. È la lente con la quale interpretiamo la realtà: per questo il linguaggio ci parla più di ogni altra cosa di una società. Abbiamo scelto di toccare questi 4 abiti (hate speech, razzismo, sessismo e omolesbotransfobia), con il supporto delle dottoresse Carlotta Cubeddu e Eleonora Pinzuti, che ringraziamo, per analizzare il presente insieme alle nuove generazioni. Sono sicuro che saranno quattro appuntamenti nei quali anche le ragazze e i ragazzi delle Enriques sapranno raccontarci il loro punto di vista, confrontandosi fra loro: l'alta adesione a queste iniziative già lo dimostra. Anche il nostro Consiglio Comunale si è già mosso con attenzione su questo tema: ha aderito, approvando il manifesto delle Parole Ostili, al progetto di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole sia online nel dibattito di tutti i giorni, nella consapevolezza che il rispetto dell'altro/a sia un valore da trasmettere all'intera comunità castellana". "La Festa della Toscana – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – è un evento che notoriamente si collega al rispetto della sacralità della vita e della dignità dell’uomo, essendo nata intorno a una ricorrenza, la scelta da parte della Toscana (primo stato del mondo) di abolire la pena di morte nel lontano 1786. Una decisione che all’epoca la pose all’avanguardia nella difesa dei diritti individuali, e che ogni anno Castelfiorentino intende ricordare con un progetto specifico, legato alla storia del territorio o all’attualità. Grazie al progetto presentato per l’edizione 2021, finanziato con un contributo del Consiglio Regionale, Castelfiorentino rinnova questa funzione di presidio dei diritti aggiornandola di nuovi contenuti, sicuramente più attuali e con un’attenzione alle nuove tecnologie, che sono certamente importanti ma anche non prive di insidie. Si tratta di un progetto rivolto soprattutto ai giovani, agli studenti dell’Enriques, affinché riflettano sull’uso del linguaggio e la violenza delle parole, che hanno una ricaduta diretta sui destinatari ma anche, implicitamente, sulle persone che se ne rendono responsabili, e che finiscono per gettare una pesante ipoteca sul loro futuro"."È con vero piacere che il nostro istituto ha accolto l’invito dell’Amministrazione Comunale di Castelfiorentino nella figura del presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Romei, e del Sindaco, Alessio Falorni, a partecipare con i nostri studenti a questo percorso di incontri per la Festa della Toscana" dichiara la dirigente scolastica dell'Istituto "F. Enriques", prof.ssa Barbara Degl'Innocenti. "L’organizzazione degli incontri permetterà ai nostri studenti di essere parte attiva nell’approccio a tutti quegli elementi che costituiscono in misura imprescindibile argomento di educazione civica, alla cittadinanza attiva e al rispetto dell’individuo chiunque e qualunque esso sia. Si parte dal linguaggio, dalla comunicazione, per toccare i temi dell’omofobia, dell’hate speech, del razzismo, per far sì che il nostro linguaggio sia possibilmente neutro e non offensivo per educare le giovani generazioni al rispetto dell’ascolto e alla pronuncia della corretta parola. Gli ospiti che intervengono sono tutti di grande qualità, sia la dott.ssa Cubeddu che la dott.ssa Pinzuti, che sapranno quindi intrattenersi con i ragazzi creando in loro elementi di crescita, di riflessione e di maturazione. Ancora una volta un “Grazie” per aver dato alla nostra scuola l’opportunità di essere nel territorio, con il territorio e al servizio del territorio".
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa