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Gandola (FI): "Bene l'hub intermodale, ma la stazione di Empoli va potenziata"

Paolo Gandola

"Al via lo sviluppo del progettazione di fattibilità tecnica ed economica per la creazione anche ad Empoli del centro di mobilità intermodale presso la stazione. Il ministero dei trasporti ha stanziato le risorse per consentire di avviare la progettazione ed ora si andrà nel concreto a valutare la fattibilità dell’intervento".

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere comunale di Forza Italia –centrodestra per il cambiamento che spiega: “dopo le progettazioni degli hub già avviati per Calenzano, Montelupo, Figline Incisa, Bagno a Ripoli, Castelfiorentino e San Piero a Sieve, adesso parte anche la progettazione dell’hub da realizzare alla stazione di Empoli, considerata la vera e propria porta di accesso al capoluogo regionale che potrebbe avere importanti ricadute anche dal punto di vista dell’indotto turistico.

In tal modo la stazione di Empoli continua ad essere posta al centro di un complesso sistema di relazioni, individuandolo come nodo di scambio tra la direttrice Pisa/Livorno Firenze e la direttrice Firenze Siena. In aggiunta, con il raddoppio della tratta ferroviaria Poggibonsi-Empoli e la realizzazione delle nuove fermate ferroviarie "Guidoni" presso l'Aeroporto G.Galilei, e "Circondaria”, presso la nuova stazione AV "Belfiore”, Empoli si candiderà a costituire il naturale punto di accesso ai servizi metropolitani di collegamento con l'aeroporto e le stazioni ferroviarie dell’Alta velocità a vantaggio di tutto il circondario Empolese.

La progettazione, per la quale sono stati stanziati 400mila euro, dovrà riprogettare le reti di accesso pedonale, ciclabile, dei bus e del trasporto privato, la comodità dei servizi, quali parcheggi, ciclo stazioni, attività e servizi finalizzati a far percepire i tempi di attesa legati all’interscambio modale come un’opportunità anziché come un peso ed un costo ed un ridotto impatto sul suolo.

Più nel dettaglio occorrerà prevedere alla regolamentazione della sosta scoraggiando l’utilizzo dei parcheggi su strada per la sosta oltre le 4 ore nelle aree circostanti la stazione (ad esempio viale Buozzi da parte di non residenti) ed una riduzione della circolazione e, soprattutto, della sosta prolungata degli autobus extraurbani in corrispondenza del primo fronte di stazione in base alle direttrici di provenienza.

È stato previsto, ancora, di porre particolare attenzione allo sviluppo del fronte Sud della stazione, con la collocazione di un parcheggio di interscambio per auto private (capacità stimata 400 posti auto); la creazione di una fermata attrezzata per autobus extraurbani e linee automobilistiche commerciali e lo sviluppo di una Ciclostazione.

Infine, per quanto riguarda l'accessibilità, sarà necessario prevedere un attraversamento ciclopedonale di collegamento con il primo fronte della stazione ed i marciapiedi di servizio ai binari ed una nuova viabilità di servizio di collegamento alla rete stradale con previsioni di riammagliamento agli svincoli di Empoli Centro e Empoli Est della Fi-Pi-Li.

Si tratta di progetto sicuramente qualificante per tutto l’empolese, ma, ad oggi, rimane il dubbio che il tutto sia realizzabile in tempi consoni”.

“Troppo spesso assistiamo a dichiarazioni e fughe in avanti che poi non trovano compimento, commenta il consigliere metropolitano insieme a Samuele Spini coordinatore di Forza Italia Empoli. A questa progettazione dovrà poi necessariamente seguire l’impegno della Regione per il potenziamento dei servizi ferroviari, la stessa è pronta e disponibile?

La realizzazione di un sistema di Hub intermodali, cioè nodi di scambio della mobilità metropolitana dove convergono più infrastrutture trasportistiche e dove è possibile in modo rapido e agevole, passare da un mezzo di trasporto ad un altro, rappresenta, anche in ottica turistica, una strategia positiva e dunque salutiamo con favore anche l’avvio della progettazione dell’hub per la stazione ferroviaria di Empoli, ma serve concretamente passare da questa fase alla realizzazione vera e propria e tutti gli enti devono dimostrare di voler lavorare nella medesima direzione”.

Fonte: Ufficio Stampa

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