Dal depuratore di Pagnana a quello CuoioDepur, avviata la fase degli espropri per il collettore
Per un'importante opera legata alle condutture fognarie sono stati avviati gli espropri per il progetto che ricade su Empoli, Fucecchio e San Miniato. Parliamo del collettore fognario che collegherà il depuratore di Pagnana con quello Cuoio Depur a San Romano di San Miniato. Ne dà notizia l'Autorità Idrica Toscana.
Il progetto
Il progetto elaborato da Acque prevede la realizzazione di una nuova stazione di sollevamento e di due nuovi collettori
fognari in pressione di collegamento fra Pagnana e San Romano. L'opera permetterà di trattare presso l'impianto Cuoiodepur, tutti i reflui attualmente recapitati nel depuratore empolese. Il progetto parte da lontano. L'ok da Acque era giunto il 20 febbraio 2013, 9 anni dopo stanno cominciando gli espropri.
L’intervento è previsto e finanziato dall’Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del Comprensorio del Cuoio e di quella civile del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole. A tal proposito stanno andando avanti anche i lavori per il 'Tubone' che collegherà i reflui della Valdinievole al depuratore di Santa Croce, bypassando il Padule. Poco tempo fa anche i reflui di San Pierino sono stati collegati a CuoioDepur con un'opera che ha riguardato circa 2mila cittadini.
La riorganizzazione
L'impianto di Pagnana, si legge nell'Accordo integrativo, "richiede ormai importanti interventi di ristrutturazione ed ammodernamento per cui si ritiene conveniente procedere anche per questi reflui alla centralizzazione presso il Comprensorio
del Cuoio".
"Il piano di riorganizzazione - si legge ancora nella nota - prevede per l’Empolese-Val d’Elsa la realizzazione di un unico lotto
funzionale le cui caratteristiche in estrema sintesi sono: 12 chilometri di nuovi collettori fognari, 1 impianto di depurazione dismesso, 6 nuove stazioni di sollevamento, circa 6 milioni di mc/anno di acqua collettati a San Romano – Ponte a Egola".
Nell'accordo di allora si ipotizzava anche di "convogliare i reflui al depuratore di San Romano – Ponte a Egola per poi essere convogliati, con intervento a carico delle associazioni industriali, al depuratore di Santa Croce sull'Arno".
Elia Billero