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Sondaggio Coldiretti: 8 su 10 cambiano stile di vita per i rincari dell'energia

Otto utenti su dieci (82%) hanno modificato il proprio stile di vita a causa dell’aumento generalizzato dei beni di prima necessità ma anche di benzina e servizi. Il 32% ha reagito all’impennata dei costi energetici limitando o razionando i consumi domestici di energia elettrica e riscaldamento. Il 16% di coloro che non ha invece cambiato le proprie abitudini. A dirlo è un sondaggio online condotto da Coldiretti Toscana sul sito www.toscana.coldiretti.it. (Un risultato simile è giunto anche con il sondaggio di gonews.it della scorsa settimana, NdR)

“L’effetto dell’inflazione, delle speculazioni, degli accaparramenti e delle tensioni internazionali causate dalla guerra in Ucraina – analizza Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – hanno fatto schizzare i prezzi danneggiando gli anelli più deboli della filiera: le imprese agricole costrette a vendere sottocosto ed i consumatori nei confronti sono ricaduti i rincari. Le famiglie sono state costrette a cambiare anche profondamente le loro abitudini, a scegliere cosa mettere dentro il carrello con ancora maggiore attenzione, a ridurre l’uso dell’auto, a posticipare acquisti o rimandare pranzi e vacanze fino a centellinare l’energia elettrica o i riscaldamenti in casa. Si tratta a volte di piccoli, molto spesso grandi contromisure, che i toscani hanno dovuto adottare per difendersi dai rincari e che dipingono la difficile situazione che le famiglie stanno vivendo”.

Lo tsunami di rincari ha obbligato il 16% degli utenti che hanno risposto al sondaggio ad usare meno l’automobile per evitare il rifornimento alle pompe di carburante dove il prezzo di benzina, gasolio e metano ha toccato livelli record.

Un altro 16% ha deciso di rimandare a tempi migliori, e meno incerti, acquisti programmati mentre l’11% ha deciso di rinunciare ad una vacanze, a pranzi e cene fuori o all’abbonamento della palestra.

Il 4% ha invece dovuto tagliare la spesa alimentare. Beni di prima necessità, come pasta, pane, latte che per 121 mila famiglie toscane che vivono sotto la soglia di povertà sono garantiti solo grazie alla rete della solidarietà, alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari.

Per aiutare i più bisognosi Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia hanno promosso iniziative nei mercati contadini e raccolte di generi alimentari, frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero che ha permesso di distribuire 15 tonnellate di cibo ai nuovi poveri.

“Con il credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca ed agricoltura previsto dal decreto, misura che Coldiretti aveva proposto nel suo pacchetto di richiesta al Governo, la riduzione del costo del carburante avrà un effetto calmierante sull’85% della spesa che per arrivare sugli scaffali viaggia su strada. – conclude il Presidente di Coldiretti, Filippi – Il nostro consiglio è di programmare e diversificare gli acquisti privilegiando prodotti freschi e di stagione rivolgendosi ai mercati contadini, presenti ormai in tutte le città della Toscana, o direttamente dai produttori agricoli anche per evitare le speculazioni lungo la filiera che gonfiano il prezzo finale”.

Fonte: Coldiretti Toscana

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