'Ferzaneide – Sono ia!', Ozpetek al Teatro della Pergola
Ferzan Ozpetek torna al Teatro della Pergola con il suo one man show Ferzaneide – Sono ia! È l’occasione speciale per ascoltare e vedere dal vivo uno dei registi più amati in Italia e scoprire quelle che erano delle intuizioni emerse dai suoi film, come Mine vaganti, la cui trasposizione teatrale riprende le repliche alla Pergola da martedì 29 marzo a domenica 3 aprile.
Ozpetek racconta la sua carriera, certo, ma anche i sentimenti più importanti della sua vita: l’amore, l’amicizia, lo stupore davanti al bello e la voglia di essere felice. «Questa volta – spiega – sul palco ci sono io, io solo a incontrare il pubblico con il racconto della mia avventura artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri».
Sincero, scherzoso, pronto a spaziare con la mente da Istanbul a Roma, il regista si mette in gioco fino in fondo tra pubblico e privato, emozionando e divertendo, con una generosità di dettagli e una libertà di pensiero non comune. Il risultato: uno spettacolo.
«Ferzaneide è un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei miei ricordi, delle suggestioni e delle figure umane che hanno ispirato molti dei miei film. Vorrei parlare alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei tre romanzi, agli altri ancora che hanno ascoltato l’opera lirica delle mie dame straziate d’amore, Aida, Traviata, Butterfly. Questa volta sul palco ci sono io, io solo, a incontrare il pubblico con il racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri, nell’amore, nell’amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione. Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che dirò sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio di essere felici. E sperare di tornare a esserlo di nuovo. A teatro, al cinema, ai concerti, ai musei. Ovunque». Ferzan Ozpetek
Fonte: Ufficio Stampa