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Fornace del Museo di Montelupo, gli incontri culturali in programma

La Fornace del Museo, da poco inaugurata nella sua nuova veste, con la sua storia secolare, è il luogo adatto per ospitare un ciclo di incontri a carattere storico.

L'espressione "Segreti di fornace" è stata presa a prestito dal titolo del libro pubblicato nel 2003 a cura di Fausto Berti, in cui sono riportate le ricette su vari aspetti della lavorazione ceramica “caparbiamente e amorevolmente trascritte dal montelupino Dionigi Marmi nel Seicento”.

Il termine “segreto” viene normalmente impiegato per indicare una cosa cosa nascosta, che non deve essere conosciuta da estranei, ed è facile immaginare che le antiche fornaci avessero ciascuna i propri segreti, custoditi gelosamente.

Ma i segreti esistono anche per essere trasmessi a chi non è estraneo e lo scopo di questo ciclo di incontri è proprio quello di rivelare dei segreti, ossia cose che non si conoscono e che, una volta apprese, consentiranno di passare dallo stato di estraneo a quello, opposto, di iniziato, di partecipante.

Con il primo incontro verrà reso omaggio al luogo che ci ospita, ossia la Fornace Cioni Alderighi, oggi Fornace del Museo. Interverranno Palo Fontani, che è stato testimone diretto dell’attività della fornace nel secondo dopoguerra, e Susanna Viviani, l’architetto che ha progettato il suo recupero funzionale. Sarà allestita anche una mostra con le belle foto che Paolo Fontani ha scattato nel corso del tempo alla fornace.

Col secondo appuntamento l’attenzione si concentrerà, invece, sulla Villa dell’Ambrogiana e l’architetto Luigi Falsetti esporrà i risultati dell’indagine condotta, in particolare, sui rapporti che questo importante complesso ha avuto con gli abitanti di Montelupo, dalla sua edificazione fino ai nostri giorni, ponendo particolare attenzione a tutti i cambiamenti di funzione che si sono verificati: villa medicea, carcere, manicomio criminale, ospedale psichiatrico giudiziario.

Gli ultimi due appuntamenti, infine, ci porteranno decisamente più indietro nel tempo.

Fausto Berti, nel primo dei due, riporterà i risultati di quindici anni di ricerche archeologiche sulla presenza etrusca nel porto fluviale e santuario di Montereggi, oggi nel territorio del Comune di Capraia e Limite; mentre, nel secondo, proporrà una ricognizione sulla viabilità antica e medievale nel Medio Valdarno, a partire dalla Via Quinctia, strada fatta costruire dal console romano Tito Quinzio Flaminio a partire dal 123 a.C. per collegare la principale colonia romana in Etruria settentrionale (Florentia) con lo sbocco a mare costituito da Pisa e il suo porto, e che attraversava con molta probabilità il territorio dell’attuale comune di Montelupo Fiorentino.

Gli incontri si tengono presso La Fornace del Museo, in Via Giro delle mura 88 a Montelupo Fiorentino, il venerdì alle 17.30 con cadenza quindicinale. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Richiesto Green Pass Rafforzato.

Venerdì 18 marzo
Paolo Fontani, testimone dell’attività della fornace nel secondo dopoguerra
Susanna Viviani, progettista del recupero funzionale della fornace
“DALLA FORNACE CIONI ALDERIGHI ALLA FORNACE DEL MUSEO: storia di una metamorfosi”.
Mostra fotografica a cura di Paolo Fontani.

Venerdì 1 aprile
Architetto Luigi Falsetti
"LA COMUNITÀ DI MONTELUPO E LA VILLA DELL’AMBROGIANA, VILLA MEDICEA, CARCERE, MANICOMIO CRIMINALE, OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO: storie di persone in un rapporto durato oltre quattro secoli".

Venerdì 15 aprile
Fausto Berti, storico e archeologo
"MONTEREGGI: il porto fluviale ed il santuario. Quindici anni di ricerche archeologiche sulla presenza etrusca."

Venerdì 29 aprile
Fausto Berti, storico e archeologo
"LA VIA QUINCTIA: la viabilità antica e medievale nel Medio Valdarno."

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa

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