La nuova chiesa di Ponte a Greve, un percorso di partecipazione con la comunità
Per la costruzione della nuova chiesa nel territorio di Ponte a Greve a Firenze inizierà sabato prossimo, 19 marzo un percorso di partecipazione che coinvolgerà nel corso dei prossimi mesi la comunità cristiana e tutta la cittadinanza per raccogliere gli elementi utili alla definizione del progetto.
Il percorso di partecipazione sarà guidato da un animatore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana che da alcuni anni sostiene percorsi di partecipazione per le diocesi e le parrocchie che intendono costruire nuovi edifici per il culto attraverso bandi di concorso. Lo scopo principale dei percorsi di partecipazione è quello di consolidare il sentimento identitario delle comunità, aumentare il grado di consapevolezza rispetto alla costruzione di un nuovo edificio e fornire alle comunità parrocchiali strumenti per formulare istanze e necessità da comunicare ai tecnici che parteciperanno ai concorsi di progettazione delle nuove chiese.
Il percorso di partecipazione, guidato dall’animatore, in collaborazione con un responsabile incaricato dalla diocesi, offre la possibilità di essere accompagnati nell’espressione delle proprie istanze, e consente quindi che la comunità non sia solo la destinataria ultima dell’oggetto architettonico, ma soggetto agente nel processo, in grado di indirizzare la progettazione verso un concreto ascolto delle persone, della loro realtà sociale e del luogo.
Le attività di partecipazione previste dal percorso sono dunque costruite sul contesto umano e territoriale di riferimento e sono in grado di coinvolgere la comunità ecclesiale, e quella più estesa, nel cammino verso la realizzazione del nuovo complesso parrocchiale. Questo sarà infatti luogo di fede per i credenti, ma anche elemento architettonico caratterizzante del quartiere, del territorio. Le attività sono per questo primariamente indirizzate alla comunità parrocchiale, ma prevedono momenti estesi alla cittadinanza per definire un concreto cammino comune.
Il percorso di partecipazione delle parrocchie di San Lorenzo a Ponte a Greve e San Quirico a Legnaia che inizia sabato prossimo è stato programmato in tre momenti principali dedicati a temi come la liturgia, la sostenibilità architettonica, l’arte e l’architettura contemporanee.
Per ogni momento sono previste attività di formazione con ospiti esterni che terranno seminari specifici, attività di sperimentazione con laboratori per adulti e bambini e attività di ascolto con somministrazione di questionari e interviste. L’obiettivo principale è quello di porre la comunità al centro della progettazione della nuova chiesa, per un’architettura che nasca a partire dalle persone.
Proprio perché l’intento è quello di condividere le idee sulla nascita del nuovo complesso parrocchiale nel quartiere, prima di tutto con la comunità parrocchiale, e non dividere le persone, o dare motivo di contrasti, la prima parte dell’incontro di sabato prossimo, inizialmente pensata all’aperto vicino a dove sorgerà la nuova costruzione, si svolgerà invece all’interno della chiesa di San Quirico, dove proseguiranno il resto delle attività pianificate per il pomeriggio.
“Sabato prossimo ci ritroveremo insieme – spiega il parroco don Marco Cioni – per raccogliere indicazioni e desideri della comunità che verranno riportati nel documento preliminare alla progettazione della nuova chiesa e del nuovo complesso parrocchiale che nascerà nell’area individuata dal Comune. Quando ho avuto il sentore che il clima aperto e sereno di questo appuntamento con i parrocchiani, con i bambini, con i responsabili delle associazioni di volontariato e sportive, chiamati ad esprimersi liberamente poteva essere messo in qualche modo in discussione, ho preferito spostare nella chiesa di San Quirico anche il semplice momento di avvio del percorso di partecipazione. Sono certo che quello che inizia sarà un cammino costruttivo che nel tempo si arricchirà del contributo di tutti coloro che sono aperti e disponibili a dare il proprio apporto e collaborazione”.