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Ucraina, appello di don Cristiani a Zelensky: "Resa onorevole per evitare la carneficina"

Riceviamo e pubblichiamo l'appello di don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom, al presidente ucraino Zelensky. Di seguito la missiva di Cristiani.

Caro Presidente capiamo bene che un’invasione armata di un popolo fratello con il quale si è condivisa fra alti e bassi una storia di oltre un millennio, sia devastante e profondamente ingiusta.

Siamo al 19 giorno di un mattatoio sconvolgente che ha sacrificato sull'altare della difesa un enorme quantità di vite umane innocenti ed un oceano incalcolabile di sofferenza.

Le città distrutte con i loro palazzi, alveari di fattura sovietica e le precarie infrastrutture, tanto inadeguate quanto inefficienti.

Le istituzioni come da te stesso affermato, tanto corrotte, da rendersi necessario una completa inversione di marcia.

Le enormi ricchezze naturali sia agricole che del sottosuolo, appannaggio di un pugno di famiglie. Anche per questo aspetto economico, molto simile alla Russia.

Ti chiediamo, se considerando la natura di questa incredibile guerra e la forza delle armi del fratello divenuto nemico, non sarebbe saggio trattare la pace salvando un numero imprecisato di vite umane, sospendendo i costi incalcolabili di una guerra per investire sul progetto di una società nuova.

È preferibile una resa onorevole ad una carneficina o all'escalation di una terza guerra mondiale. Avresti la riconoscenza del mondo intero, non ti mancano risorse per una vecchiaia dignitosa chissà per quante generazioni...

Poi il tempo, aggiusterà le cose. Neppure il dittatore Putin e gli amici suoi, sono eterni.

I due popoli fieri, ma molto provati dalla tragedia delle guerre che si ripetono in successione, hanno voglia di pace.

Le piazze piene e represse ci dicono quanto la gente sia esausta del sangue versato.

Certe volte il male minore rende grande gli uomini. Se per risparmiare vite umane tratti l'armistizio non sarai un perdente, ma il vero vincitore che cede alla follia per amore del suo popolo.

Il tempo che corre veloce ti renderà giustizia.

I tuoi accorati appelli per chiedere armi e rinforzi militari mi auguro che siano inascoltati per aiutarti non a cedere, ma ad essere davvero forte chiedendo la fine dell'orrore.

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