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Il canto di pace del Coro Greco Makedonia e delle Canterine della Scuola Bonamici

Come recita l’articolo 28 della Carta della Nazioni Unite e dalla Dichiarazione dei diritti dell’Uomo: “La pace è un diritto”, ma la sua applicazione dovrebbe essere un dovere da parte delle Nazioni Unite e dovrebbe valere per tutto il mondo. A mio avviso non dovrebbe necessitare alcuna normativa, alcuna legge, alcun articolo che sancisca e determini una condizione di pace, ma purtroppo i corsi e i ricorsi storici, obbligano i capi di stato a stipulare degli accordi scritti.

La “Pace”, oggi, nel 2022 dovrebbe costituire l’unica arma di difesa, l'unica via d'uscita possibile dall'odio, dalla discriminazione. Come la pace, rappresenta un punto di incontro tra i popoli e le culture diverse, la sociologia, l’antropologia ci insegnano che le arti costituiscono un mezzo di unione e un linguaggio universale.

Partendo da queste riflessioni, lo scorso 11 marzo 2022, un piccolo messaggio di “Pace”, ha risuonato per le strade di Pisa con canti greci, russi e ucraini che il Coro Greco Makedonia e Le Canterine della Scuola Bonamici, diretti dalla Maestra Benedetta Pallesi e accompagnati dalla fisarmonica da Alessandro Ottaviani, i coristi, Silena Baino, Luna Caraibaich, Manuela Crupi, Roberto Dell’Orso, Cristina Fedrizzi, Rachele Giannini, Martina Miliani, Agata Mirabella, Stefano Nannetti, si sono esibiti intonando “Tha Simanoun I Kambanes” di Mikīs Theodōrakīs, “Ale Brider”(Tutti Fratelli) e un brano popolare russo “Oj maros maros”; La musicalità e le note di queste tre canzoni possiedono quel “quid” che permette la fusione e che arriva all’armonia … armonia, serenità e pace che tutti dovremmo perseguire ad ogni latitudine.

Fonte: Ufficio Stampa

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